Lavori Aqp in città. Pugno di ferro e controlli serrati da parte dell'ufficio tecnico comunale

Sopralluoghi, lettere di accertamento e sanzioni sono arrivate alle ditte subappaltatrici dei cantieri. Operativa anche la 3°commissione consiliare

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Via Garibaldi, via Matteotti e via Bovio, ma non solo.  Pugno di ferro degli uffici comunali e della 3°commissione consiliare su alcuni lavori per i tronchi fognanti che l'Acquedotto pugliese sta portando avanti nelle ultime settimane in città e che, a quanto pare, mettono in risalto qualche anomalia. Proprio come quelle che il presidente della 3° commissione consiliare nonché capogruppo del Partito socialista, Francesco Mundo, ha manifestato qualche settimane fa in una lettera inviata al sindaco Michele Abbaticchio e al dirigente dei Lavori pubblici, Luigi Puzziferri.

Via Garibaldi. «Mi è stata verbalmente segnalata da alcuni cittadini – scrive Mundo nella missiva - la circostanza che lo scavo eseguito dalla ditta subappaltatrice dell'AQP, ha letteralmente divelto la volta della fogna a cunicolo esistente ponendovi in essa la nuova tubazione con successivo reinterro del cavo. Recatomi sul posto non ero in grado di verificare la circostanza della distruzione del cunicolo, per effetto del reinterro che a prima vista mi è apparso eccessivamente impregnato di acqua e di dubbio assortimento granulometrico al punto che in superficie (a filo d'asfalto) lo stesso appariva trasformato in fanghiglia».

Via Matteotti. «Alla presenza dell'archeologa incaricata della sorveglianza degli scavi dalla Soprintendenza ai beni culturali, archeologici e ambientali –relazione l'esponente di maggioranza - ho potuto effettuare foto degli scavi in corso, in una delle quali ho documentato la presenza di acqua nel cavo prossimo al reinterro. Anche in questo caso l'assortimento genulometrico del materiale sciolto, in funzione delle varie profondità del cavo in riempimento, necessiterebbe di adeguata verifica alle disposizioni di capitolato e disciplinare d'opere sia in ordine alla qualità del materiale utilizzato, che delle modalità di chiusura del cavo».

Nella centralissima arteria della città, qualche anomalia sui lavori sono già state segnalate da un nostro lettore (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/ma-come-li-fanno-i-lavori-a-bitonto-la-riflessione-di-un-cittadino-sui-cantieri-in-via-matteotti/4700.htm). 

Via Bovio. Anche in questo caso, Mundo invita gli uffici a effettuare alcune verifiche. «Sempre in compagnia dell'archeologa di cui ho già detto, ci siamo recati a via Bovio dove ho potuto constatare che la posa in opera della nuova tubazione, sta avvenendo nel cavo ottenuto dalla demolizione della volta in conci di pietra della galleria esistente che, a detta dell'archeologa, ha una larghezza di 80 cm e un'altezza in chiave di 180 cm circa. E' appena il caso di segnalare che questa galleria sembra essere una fogna ibrida. Ossia una fogna che raccoglie sia le a acque nere dagli allacci privati, sia della acque pluvie ricadenti sulla pubblica via (come dimostrano le caditoie ancore esistenti in prossimità di Via Castellucci e Via Ravanas).

Le segnalazioni del capogruppo socialista non sono rimaste inascoltate. Nei giorni scorsi, infatti, l'ufficio tecnico del Comune ha effettuato altri sopralluoghi e ha fatto pervenire delle lettere di accertamento e richiamo alle ditte che stanno effettuando i lavori.

L'attività di vigilanza e di attenzione dei cantieri è andata anche oltre,perché gli uomini della polizia municipale hanno effettuato due sanzioni per i lavori in altri due cantieri Aqp. I provvedimenti sono scattati perché la ditta subappaltatrice avrebbe violato l'articolo 21 del codice della strada.

I lavori in corso d'opera e quelli effettuati dall'Acquedotto pugliese (o da ditte subappaltatrici) sono finiti sotto la lente di ingradimento anche del Consiglio comunale, dove il capogruppo del Partito democratico, Francesco Paolo Ricci, ha proposto l'istituzione di una commissione che studi i lavori effettuati negli ultimi 15 anni.