Le sacre immagini dei Santi Medici sono ritornate nella loro teca sul trono che sovrasta la navata centrale nella Basilica Pontificia

Don Vito Piccinonna con dedizione ha mostrato grande attenzione a vivere con sobrietà e pienezza la cerimonia di risalita delle statue

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L’arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano nella festa esterna dei Santi Medici sul sagrato della Basilica ha affermato: “Sono qui come pellegrino e pastore…con l’augurio che l’anno prossimo se saremo fuori dalla pandemia dobbiamo rivivere tutto con devozione la nostra processione nella tradizione”. A causa della pandemia il parroco-rettore don Vito Piccinonna ha pensato bene di introdurre alcune iniziative, pur rimanendo fedele alla tradizione: le Messe sono state celebrate sul sagrato per far partecipare un numero maggiore di fedeli facendo osservare il protocollo nel rispetto delle normative per l’emergenza sanitaria, i fedeli hanno venerato le effigi dei Santi Medici ai piedi dell’altare maggiore in Basilica, le candele accese sono state situate in appositi contenitori devozionali in giardino. Inoltre il parroco-rettore con dedizione ha mostrato grande attenzione a vivere con sobrietà un momento devozionale e tradizionale molto caro ai bitontini e ai pellegrini: la sobria cerimonia religiosa di risalita delle sacre immagini dei Santi Medici nel loro teca che sovrasta l’altare in Basilica, ha scelto nel mese di novembre la data del 26 che ricorre il giorno mensile che rievoca nel Messale Romano la solennità del martirio dei Santi Cosma e Damiano. A tale conferma dal 26 settembre 2017 il parroco-rettore ha introdotto il celeberrimo rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei Santi Medici officiato dai sacerdoti al termine della Messa. Una nota storica è riportata dal prof. Giuseppe Cannito così come risulta dai Registri degli Atti della Curia Vescovile di Bitonto e dall’Archivio Storico della Basilica Pontificia dei Santi Medici: la cerimonia di risalita delle sacre immagini dei Santi Medici ha una vita propria a partire dal lontano 14 ottobre 1963 per opera del parroco-rettore mons. Domenico Vacca, essa aveva luogo subito dopo il ritiro della solenne processione nella terza domenica di ottobre alla presenza del vescovo mons. Aurelio Marena. Il secondo parroco-rettore don Antonio Mattia confermò la cerimonia di risalita delle venerate immagini dei Santi Medici al termine della solenne processione alla presenza dell’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Maraino Magrassi. Dal 16 ottobre 2008 (dopo ben 45 anni) mons. Francesco Savino già parroco-rettore vescovo di Cassano all’Ionio introdusse una variazione pur restando fedele alla cerimonia religiosa, fissandola nella prima decade di novembre con beneplacito dall’arcivescovo mons. Francesco Cacucci, la motivazione scaturiva dalla concomitanza con la solennità liturgica di Ognissanti. Sarà una meraviglia per gli occhi dei bitontini e pellegrini rivedere le statue miracolose dei Santi Medici nella loro nicchia satinata con bordi metallici dorati ben illuminata, spinti dalla necessità di omaggiarli e di chiedere ai gloriosi Santi Medici il patrocinio per ottenere salute, perché sono i taumaturghi per eccellenza della salute.