Liceo Classico-Linguistico "Sylos", ecco Yes4Euorope! Europa, giovani, partecipazione e cittadinanza

Progetto realizzato dall’Eurodesk (struttura che informa i giovani sulle opportunità presenti nell’Europa) e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, e promosso dall’Ufficio Europa della Provincia di Bari

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Liceo Classico-Linguistico 'Sylos', ecco Yes4Euorope! Europa, giovani, partecipazione e cittadinanza Gli studenti dello storico liceo

È stato illustrato ieri mattina, presso l’Aula Magna del Liceo Classico-Linguistico “Carmine Sylos” il progetto denominato “Yes4Euorope! Europa, giovani, partecipazione e cittadinanza”, realizzato dall’Eurodesk (struttura che informa i giovani sulle opportunità presenti nell’Europa) e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, e promosso dall’Ufficio Europa della Provincia di Bari.
Bitonto, infatti, è tra i Comuni individuati per rappresentare la Provincia di Bari e lo farà attraverso una delegazione del Liceo Classico “Carmine Sylos”.

Il progetto nasce nell’ambito dell’indicazione del 2013 come Anno Europeo dei cittadini, con l’obiettivo “di rafforzare la consapevolezza e la conoscenza dei diritti e delle responsabilità connessi alla cittadinanza dell’Unione”. Infatti, il progetto intende sensibilizzare i giovani sul tema dell’educazione alla cittadinanza europea.

A spiegare più da vicino i temi di “Yes4Europe”è stata Valentina Di Nunno, referente dell’Ufficio Europa della Provincia di Bari.

«Con questo progetto abbiamo puntato ad una sorta di sensibilizzazione sul concetto di cittadinanza attiva – ha spiegato la Di Nunno – attraverso una serie di giochi e attività informali che ripercorressero le tappe fondamentali di un viaggio storico che è andato dal trattato CECA del 1951, al trattato di Maastricht del 1992, che sancì l’unione economica, fino all’ultimo Trattato di Lisbona del 2006, con la Carta dei diritti fondamentali dell’uomo, che stabilisce come uno Stato possa essere sanzionato se viola un diritto fondamentale per l’uomo. I ragazzi sono stati coinvolti prima in attività ludiche e poi dopo con delle lezioni frontali sul concetto di cittadinanza e su come la sua crescita sia coincisa con lo sviluppo dell’Unione Europea».

«C’è stato un bel coinvolgimento dei ragazzi che hanno reagito bene soprattutto quando hanno avuto a che fare con le istituzioni europee – ha sottolineato – Hanno dovuto, infatti, associare le funzioni delle istituzioni alla giusta istituzione, attraverso un’attività motoria, ottenendo risultati davvero confortanti».

Ed infatti, la giornata ha vissuto su una entusiasmante sfida tra cinque squadre di dieci studenti, che si sono affrontate a partire dalle 9 per approfondire il concetto di appartenenza all’Unione Europea, interagendo con le sue componenti storico-culturali, politiche, economiche e sociali. Vittoria finale per la squadra chiamata “Peace and Love”.

«L’obiettivo è quello di raggiungere risultati nel rapporto tra giovani e cittadinanza europea, intesa come cittadinanza multipla: non si ha più un rapporto orizzontale, cittadino-realtà locale, ma un rapporto verticale, cittadino-Stato-comunità– ha continuato la Di Nunno, che poi si è soffermata su altri aspetti del funzionamento del progetto – Tutti i punti locali Eurodesk si sono uniti e hanno contattato le scuole. Abbiamo consegnato dei questionari anonimi ai ragazzi che verranno consegnati dal coordinamento Eurodesk italiano a Bruxelles alla Commissione europea. Qui verrà poi stilato un report, un sondaggio su quello che è il rapporto tra giovani e cittadinanza europea. Questo per far capire ai ragazzi che, in quanto cittadini europei, possono godere di diritti e doveri ed anche opportunità che l’Unione Europea concede a loro, non solo l’Erasmus a livello universitario ma anche scambi culturali che partono già dai 18 anni».

«Abbiamo scelto i ragazzi delle classi quinte superiori perché sono i primi futuri lavoratori – ha dichiarato l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Vito Masciale La  scuola oggi ha sperimentato un momento di riflessione e ricerca con operatori che sono esterni al mondo della formazione e che possono rafforzare la formazione di questi futuri cittadini e lavoratori del nostro paese. L’interagire tra scuola ed enti e associazioni educative e culturali possono creare una formazione a 360°. Questo progetto ha avvicinato l’Europa ai cittadini, rendendola più aperta e democratica affinché i cittadini non si sentano solo cittadini dei loro paesi ma cittadini europei, formando così un’Europa più solidale nella solidarietà, riprendendo proprio lo slogan dell’Europa “uniti nella diversità”».

«Il progetto “Yes4Europe” è rivolto solo a ragazzi nelle scuole e termina a fine aprile – ha concluso la Di Nunno – A breve saranno avanzate proposte, per conto dell’Eurodesk, anche per quei ragazzi che non vanno a scuola o non vanno all’università o che vogliono lavorare, ma che sono attratti dalla mobilità offerta dall’Europa. Ci sono opportunità per tutti i giovani dai 18 ai 35 anni».