Locarno Film Festival, "Faccia di cuscino" del bitontino Saverio Cappiello è l'unico cortometraggio italiano in gara

Una bella storia di vita con passaggio simbolico dalla giovinezza all'età adulta

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Tre amici, Samuel, Danny e Stefano, passano le loro giornate in un canale desolato vicino alla spiaggia. Un pomeriggio Samuel, il più giovane, stanco del modo in cui viene trattato, compie un gesto inaspettato nella speranza che i suoi amici gli permettano di partecipare ai giochi e ai rituali da cui era escluso.

E' questa la storia emozionante e tanto nostra, nel senso di meridionale, pugliese, di "faccia di cuscino", il cortometraggio firmato dall'estroso regista bitontino in gara al Locarno Film Festival, nella sezione Pardi di domani. In omaggio al neorealismo di stampo pasoliniano, gli attori protgonisti sono ragazzi reclutati dal quartiere Libertà, dove avevano partecipato ad un progetto con annesso corso di recitazione: Samuele Marvulli, Denny Petrosilo, Stefano Losacco, Francesca Grimaldi.

Il corto è scritto dall'autore concittadino con Pierpaolo Piciarelli e Anita Otto, prodotto da Nicolò Accettura.