Lotta senza tregua ai pusher in bici elettrica (e non solo). Da Palazzo Gentile arriva un nuovo progetto per la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti

In prima linea ci sarà la polizia locale, ma saranno impegnate e impiegate tutte le forze dell'ordine

Una vera e propria e propria lotta ai pusher in bici elettrica. Nonché garantire un’attività di controllo e vigilanza a supporto delle altre forze di Polizia già presenti sul territorio comunale. Ma anche, quindi, implementare una serie di misure finalizzate alla prevenzione e contrasto del fenomeno del commercio illegale di sostanze stupefacenti nelle zone più bollenti come centro storico e zona 167 

Tutto questo è “POLIZIA LOCALE BITONTO – LOTTA AI PUSHER IN BICI ELETTRICA”, il progetto licenziato qualche giorno fa dal Comune e che costerà poco più di 44mila euro, grazie ai fondi recuperati dal Fondo della sicurezza urbana elaborato dai ministeri dell’Interno e dell’Economia e per cui sono stati assegnati alla Puglia 990mila euro complessivi, suddivisi in tre annualità (dal 2020 al 2022). Solo all’area metropolitana di Bari, causa “l’alto indice di delittuosità in materia di stupefacenti”, sono stati attribuiti per l’intero triennio fondi per 250mila euro.

La nostra città, allora, non ha perso tempo e intende sfruttare al massimo questa opportunità.

Il progetto prevede l’utilizzo di ben 25 unità del personale del Comando di polizia locale (saranno impiegati tutta la giornata, “in servizio di lavoro straordinario antimeridiano, pomeridiano e serale” si legge nelle carte), prioritariamente in borghese e con l’ausilio di un’autovettura per l’attività di controllo e prevenzione. Le osservazioni saranno utili anche a prevenire non solo la microcriminalità, ma anche fenomeni diffusi come danneggiamenti e abbandono di rifiuti. Durante la prima fase del progetto ci sarà una fortissima propaganda informativa e formativa a carattere deterrente sull’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, all’uso di alcol e alla diffusione del cyberbullismo tra i giovani. Le attività si svolgeranno all’interno delle scuole superiori, ma anche nei luoghi di aggregazione, centri sportivi ed educativi pomeridiani.

“Tutto sarà svolto dal Comando – ha spiegato il dirigente Gaetano Paciullo -, a cadenza trimestrale, in sinergia con i dirigenti scolastici, il personale del commissariato di polizia e della stazione dei carabinieri. Intendiamo realizzare una campagna formativa e informativa che, con parole semplici, ma anche con attività didattiche e visione di film, porti i ragazzi e ragazze ad “essere differenti” inteso come modo unico e speciale di essere sé stessi ed a “non essere indifferenti” al perpetrarsi di attività inerenti al traffico di sostanze illegali tra i giovani”. A parlare ci saranno anche degli esperti come psicologi, medici, giornalisti, scrittori, rappresentanti di strutture di cura e anche ex tossicodipendenti.

Si svilupperà, poi, anche una seconda fase, la prevenzione e repressione, nella quale il corpo dei vigili urbani “svolgerà monitoraggi e interventi con pattuglie presenti nelle zone dell’abitato già interessate dal fenomeno criminoso oltre che ad individuare eventuali, nuovi crocevia di spaccio. Pattuglie esclusivamente dedicate al fenomeno in parola, consentirebbero, insieme alla estensione nei fine settimana della fascia oraria serale di servizio congiuntamente alla estensione del pattugliamento nelle aree periferiche e nelle frazioni della città maggiormente a rischio, di prevenire fenomeni di degrado nonché di reprimere illeciti amministrativi e penali, senza compromettere l’eventuale attività di osservazione e tracciamento dei movimenti e dei traffici “sospetti”.

Per fare questo, da via Dossetti avranno a disposizione anche una nuova auto ibrida per i servizi in borghese, che si svolgeranno anche durante i festivi e fino a mezzanotte.