"Ma i partiti politici cittadini non devono "usare" le testate per risolvere le loro questioni intestine"

Alcuni chiarimenti circa un malcostume ormai sempre più diffuso

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Quando, nel gennaio 2013, tenni a battesimo questa Pagina, il mio intento era di essere uno “strumento di Informazione”. Volevo dimostrare a chi vuol fare il giornalista senza mai muoversi da casa che, anche da solo, è possibile gestire una “Pagina facebook” (che nessuno ha mai detto essere una Testata Giornalistica). Ovviamente, questo imponeva (ed impone tutt’ora) massima trasparenza nei confronti dei lettori. Non si può, quindi, spacciare per NOTIZIA il sunto di un COMUNICATO STAMPA. Ecco perché, da sempre, è mia abitudine, in fondo agli scritti, citare la FONTE o, come in questo caso, subito sotto il titolo citare l’autore. Pur nel rispetto dell’altrui pensiero, ho sempre pensato che un comunicato stampa non vada “rimaneggiato” per farne un articolo o, ancora, non si debba fare un articolo sulla scorta di un post facebook di terzi. Il comunicato va pubblicato integralmente (soprattutto se richiesto dal mittente) e il post facebook, laddove ritenuto utile e/o importante, va semplicemente rilanciato. Certo, nel corso degli anni avrò potuto commettere delle disattenzioni (e sono pronto a scusarmi con i miei lettori) ma globalmente mi sono attenuto a queste semplici regole. Non foss’altro che per NOTIZIA intendo un evento, cui ho assistito direttamente o i cui elementi mi sono procurato documentandomi dai soggetti preposti, da portare a conoscenza (perché una novità o un qualcosa di utile) ai lettori. Proseguendo, ho cavalcato la LEGITTIMA PIGRIZIA dei netizen. Ad esempio, il servizio di “farmacia di turno” (che in molti ritengono efficiente) è un modo per rendere “immediata” un’informazione. Ma, in realtà, è la classica “scoperta dell’acqua calda”, perché ognuno di noi (se LiberaMente non esistesse) potrebbe chiamare la Polizia Municipale o recarsi presso una qualsiasi farmacia e ottenere l’informazione. Così anche, la pubblicazione di DELIBERE, ORDINANZE e/o DETERMINE DIRIGENZIALI rendono, le stesse, di immediata fruizione ma ognuno di noi potrebbe visionare l’ALBO PRETORIO o i SITI ISTITUZIONALI per leggere gli stessi ed identici atti. Talvolta, però, è “utile” INCOLPARE LiberaMente. Perché fa comodo. Perché i pavidi hanno sempre bisogno di uno scudo protettivo. Quindi se pubblico una Delibera di Giunta dove un assessore risulta assente, il problema non è l’assenza dell’assessore ma che LiberaMente abbia pubblicato la delibera… che ho scaricato dall’albo pretorio! Se pubblico un Atto con il quale si sono corrisposti contributi economici a Imprese/Ditte/Cooperative/Associazioni, il problema non è la maniera con cui i soldi pubblici vengono spesi e a chi vengono erogati ma che LiberaMente abbia pubblicato quell’atto… che ho scaricato da un sito istituzionale o dall’albo pretorio. E di esempi possono essercene a centinaia. E la cosa più squallida è che CHI HA GUERRE DA COMBATTERE, e potrebbe fare esattamente come me (ovvero ricercare sui siti istituzionali le PEZZE d’appoggio) aspetta che sia LiberaMente a pubblicarle. E, successivamente, si può dare inizio alle danze. Qualcuno pubblica sul suo profilo il link di LiberaMente; qualcuno ne fa uno screen-shot e lo fa circolare nelle chat di whatsapp (private o di gruppo); altri chiamano direttamente i SOGGETTI INCRIMINATI (l’assessore assente o l’impresa/cooperativa) per far notare che LiberaMente ha sputtanato i loro nomi. Perché, evidentemente, fin tanto che rimangono sull’albo pretorio o nella sezione trasparenza dei siti istituzionali, qualcuno ha la percezione che “la gente non venga a sapere”. E, forse, in qualche caso l’obiettivo è proprio quello: tanto chi deve andare sull’albo pretorio? A volte può succedere che una DETERMINA DIRIGENZIALE, che qualcuno ha interesse a “far uscire” e che in formato PDF circola, già da qualche ora/giorno, su chat whatsapp (che siano private o di gruppo, che sia di partiti politici, di redazioni giornalistiche o del dopolavoro ferroviario)… si aspetta, talvolta anche con qualche scommessa, che ci pensi LiberaMente. E quando poi si utilizzerà il link di LiberaMente, e la valanga diverrà incontrollabile, lo scudo sarà sempre lo stesso: l’ha pubblicato LiberaMente. Anche quando ho pubblicato “denunce”, l’ho sempre fatto sulla scorta di missive che venivano dettagliatamente verificate. Tant’è che in più di un’occasione le problematiche hanno trovato soluzione perché ho messo in contatto l’utente con le Istituzioni. Esempio lampante: il semaforo di via sen. Angelini. Abilmente, qualcuno l’ha fatta diventare quasi una GUERRA FRA “TESTATE”: LiberaMente che pubblica il post dei “disagi” (CONTRO), con tanto di foto e con tanti commenti che, sostanzialmente, attestano la veridicità e la Testata che riporta la “risposta” (PRO) delle Istituzioni (date in una conferenza stampa cui il sottoscritto non era stato invitato e che è ancora in attesa di capire dove il meccanismo si sia inceppato). E che dire di un affezionato lettore che, dopo aver linkato un post di LiberaMente (Delibera di contributi al terzo settore) sulla propria bacheca, è stato “costretto” a cancellare il post perché, evidentemente, qualcuno si è sentito “toccato”. Ed a proposito di ciò! In tanti chiedono TRASPARENZA sugli AFFIDAMENTI DIRETTI ma, stranamente, la mia BATTAGLIA sulla trasparenza dei NOMI e COGNOMI dei membri/soci di Associazioni/Cooperative/Enti del TERZO SETTORE che collaborano con il Comune, non la vuol combattere nessuno. Tra l’altro non ce ne dovrebbe essere nemmeno bisogno, in quanto se l’Amministrazione comunale è a favore della LEGALITÀ e della TRASPARENZA, dovrebbe essere qualcosa di insito del proprio operare. Ma, a quanto pare, va bene così. Così come va bene che un Amministratore (che è stato eletto per RISOLVERE i problemi che attanagliano la città) faccia un post di denuncia su facebook sui disservizi in città. La cosa più grave è che gli stessi cittadini, che più di 8 anni fa avrebbero deriso gli Amministratori in carica per questo “strano” modo di agire, oggi riempiono di like i post degli attuali Amministratori. Ci sono assessori che dovrebbero dare RISPOSTE sulla propria candidatura alle elezioni regionali in un Partito dove non hanno mai dichiarato di aderire… e il problema sembra essere cosa pubblica LiberaMente! Ci sono assessori che dovrebbero pubblicare POST DI SCUSE (atteso, ormai, da 3 giorni) per essersi dimenticati di un incontro organizzato da loro stessi… e il problema sembra essere cosa pubblica LiberaMente! Ci sono consiglieri che dovrebbero chiarire qual è la loro posizione rispetto alle scelte importanti per la comunità... e il problema sembra essere cosa pubblica LiberaMente! Ci sono Partiti che dovrebbero pensare a fare i Partiti... e il problema sembra essere cosa pubblica LiberaMente! LiberaMente tenterà di continuare la sua “opera”, sorretto certamente dagli utenti onesti e maturi. Sicuramente non mancheranno i pavidi che la utilizzeranno come scudo per le loro guerriglie.