"Maria Cristina di Savoia", struttura a rischio estinzione. Ancora un urlo di dolore dei dipendenti

"Gli amministratori dell’ultimo quindicennio ne hanno fatto uno “spezzatino” per favorire gli appetiti di improvvisate e private cooperative sociali persino in concorrenza con la propria attività istituzionale"

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Pubblichiamo di seguito il testo del manifesto a firma dei dipendenti dell'Asp "Maria Cristina di Savoia".

"Delle sorti dell’antico ORFANOTROFIO MARIA CRISTINA di SAVOIA, di rilevanza provinciale e vanto della Città di Bitonto, nessuno si cura.

Il monumentale edificio che si offre a tutta vista di chi viene da Bari e va verso Bari, già arricchito delle fabbriche di un palazzetto dello sport (presidenza Nacci) e di quelle della Casa per la Giovane (presidenze Granieri - Tarantino) è in silente rischio estinzione per la miopia degli amministratori dell’ultimo quindicennio, i quali ne hanno fatto uno “spezzatino” per favorire gli appetiti di improvvisate e private cooperative sociali persino in concorrenza con la propria attività istituzionale, di natura pubblica e sotto controllo pubblico, che da ex Ipab risulta attualmente convertita nella forma giuridica di AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZIO ALLA PERSONA con bilancio da risanare.

Le monumentali strutture edilizie sono state appaltate a prezzi stracciati (ultimamente anche a servizio di migranti).

Il MARIA CRISTINA, fiore all’occhiello della PROVINCIA di BARI (ora CITTA’ METROPOLITANA) ha svolto il proprio storico servizio pubblico di protezione delle fanciulle non abbienti e giovanette con prole in stato di abbandono, potendo contare sul contributo annuale a PAREGGIO BILANCIO somministrato dalla PROVINCIA di BARI. Questo era il patto tra ISTITUTO MARIA CRISTINA e PROVINCIA stipulato ai tempi in cui era consigliere provinciale il nostro valoroso avv. Carmine Gallo. Poi man mano si è assistito passivamente al graduale DISIMPEGNO della PROVINCIA e la CITTA’ METROPOLITANA, che le è subentrata, FINGE di non doversi occupare di risolvere CON URGENZA il problema dei DEBITI accumulati dall’ AZIENDA MARIA CRISTINA, primi fra tutti gli STIPENDI ARRETRATI (diciannove mensilità) al proprio personale pubblico, che da anni vede ridotte alla fame le proprie famiglie.

E se la situazione fosse talmente compromessa da essere irrecuperabile, la CITTA’ METROPOLITANA, ripetesi STORICA EREDE della Istituzione in discorso, HA l’OBBLIGO di porre subito in essere un PROGRAMMA di MOBILITA’ del personale del MARIA CRISTINA nell’ambito della stessa Città Metropolitana ed il Sindaco ABBATICCHIO si dia al riguardo UNA MOSSA nella veste di vice Sindaco della Città Metropolitana barese".