Mariotto, caos Tares. A chiarire i dubbi ci pensano l'assessore Nacci e la vicesindaco Calò

Perplessità da parte della sezione Pd della frazione al riguardo

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Per sciogliere ogni dubbio sulla Tares e attenuare il trambusto all’Ufficio tributi di Bitonto, sono stati inviati nelle frazioni l’assessore alle Politiche giovanili Domenico Nacci e la vicesindaco Rosa Calò. La decisione, tuttavia, non ha entusiasmato il Pd di Mariotto, che su facebook ha espresso tutta la meraviglia nello scoprire che “a fare sportello non è il personale tecnico ma due assessori comunali, tecnicamente impossibilitati a fornire ai cittadini le risposte pratiche di cui hanno bisogno.”

Dall’accusa di incompetenza, però, Nacci si è difeso prontamente, rivendicando un titolo che a suo dire non è inferiore a quello degli impiegati dell’ufficio in questione.

Sono Dottore commercialista”, ha commentato, “credo di avere una competenza almeno pari a quella del personale tecnico”. 

Infatti, sembra che la scelta sia ricaduta proprio sul giovane Assessore in quanto esperto in materia. Mentre la Vicesindaco è approdata nelle frazioni in qualità di rappresentante dell’Amministrazione, pronta a raccogliere istanze, lamentele e disagi come una madre.

Così, fuori dalla sede della delegazione comunale mariottana, alcuni cittadini hanno testimoniato soddisfazione per il servizio ricevuto. Ma si sa -ce lo insegna il Vangelo- che chi è abituato a non avere nulla, sa accontentarsi anche delle briciole che cadono dalla mensa dei ricchi.

Pensavo peggio”, ha dichiarato un avvocato, “e invece è andata bene. Ho trovato entrambi gli assessori molto preparati e ho ricevuto le risposte di cui avevo bisogno”.

I problemi a cui i due “angeli chiaritori” hanno dovuto trovare rimedio sono stati perlopiù relativi ai nuclei familiari -per esempio, figli sposati o “emigrati” che risultano ancora bamboccioni nelle case dei genitori- e box auto che figurano come locali adibiti a esercizi commerciali, facendo saltare le cifre alle stelle. In più, per evitare ai cittadini l’onere di recarsi al Comune, sono stati loro a farsi carico del compito di sottoporre all’ufficio tutta la documentazione da rettificare, restituendola nei giorni successivi. 

Tuttavia, il dato importante è che la giornata ha avuto comunque un esito positivo, al di là della polemica sulla vera o presunta competenza dei due sportellanti.

L’assessore e la vicesindaco, infatti, a Mariotto hanno svolto la loro mansione senza togliere i giubbotti per il freddo, toccando finalmente con mano i disagi che deve sopportare quotidianamente l’impiegata della delegazione comunale (ma la stampa –come sempre vox clamantis in deserto- non aveva già sollevato il problema più di un anno fa?).

In più, è stata finalmente avvertita la “fame”di servizi che provano gli abitanti delle frazioni e il bisogno di percepire una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Come si suol dire, meglio tardi che mai.

Ho potuto comprendere che nelle frazioni c’è bisogno di un intervento più assiduo da parte nostra”, ha commentato Nacci, “quindi credo che sarebbe opportuno dislocare anche altre servizi, a cominciare dalla presenza di un assistente sociale una volta a settimana, che possa assistere le famiglie in difficoltà”.