Nuovo tributo sui servizi indivisibili. I Comuni non deliberano, il Governo proroga

Anche Bitonto tra i Comuni ritardatari, ma la bozza della Tasi è già pronta..

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Dopo giorni di lunghe e avulse discussioni, il governo sembra aver trovato la quadra sull’affaire Tasi, il nuovo tributo sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione strade, verde pubblico, servizi sicurezza) che da quest’anno rimpiazza l’Imu, ma soltanto per le prime case. 
Il nuovo tributo riguarda sia il proprietario dell’immobile (che dovrà pagare da un minimo 70%, massimo 90%) e l’inquilino (minimo 10%, massimo 30%), e il suo valore è calcolato tra l’1 e il 3,3 per mille del valore catastale. Tutti i Comuni che arrivano alla soglia massima del 3,3 per mille, devono destinare una quota pari allo 0,8 per mille alle detrazioni per le categorie svantaggiate. 
Originariamente, il ministero del Tesoro aveva deciso che la scadenza della prima rata per le seconde case era il 16 giugno, mentre la seconda il 16 dicembre. Per le prime case, invece, la scadenza unica era fissata il 16 settembre. A patto, però, che i Comuni avessero deliberato le aliquote entro domani e che le stesse, poi, sarebbero state pubblicate sul sito del dipartimento delle Finanze entro il 31 maggio. 
Già, perché il problema è proprio questo. La quasi totalità dei Comuni (più di 7 mila), infatti, non è riuscita o non riuscirà (vuoi anche per il rinnovo dei Consigli comunali) a deliberare, e quindi da Roma hanno pensato alle proroghe.  Che saranno il 16 settembre per le seconde case, e direttamente il 16 dicembre per la prima casa. Il 31 luglio, invece, è la deadline per gli enti locali per decidere le aliquote e le detrazioni.
Anche Bitonto figura (ovviamente) tra i Comuni ritardatari. Fonti provenienti da Palazzo Gentile assicurano che una prima bozza delle aliquote Tasi è già stata improntata e sia in possesso di alcuni consiglieri di maggioranza.  Maggioranza che però non si sarebbe ancora riunita per analizzarla e per dare il suo via libera. Soltanto dopo questo disco verde verrà definita la bozza vera e propria, che dovrà quindi passare il vaglio delle Commissioni competenti e del Consiglio comunale. 
I tempi, dunque, non si presentano celeri per un’assise comunale che nelle prossime settimane avrà il suo bel da fare con il resoconto del bilancio 2013 (rimandato martedì e in programma a fine mese), le aliquote Imu 2014, la Tari (la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tares), la Tasi appunto, e il bilancio di previsione 2014.