Oggi, laurea in ingegneria per Vito Vacca, tastierista dei Sopravvussuti e Sopravviventi

Ad un anno e mezzo dalla morte, diploma in memoriam per il componente della celebre ed affiatata cover band

Stampa l'articolo

Una band è qualcosa di più di una famiglia, perché chi suona non ha bisogno del sangue per legarsi agli altri, ma basta il vincolo - misterioso, bellissimo e fortissimo - delle note e delle notti che non finiscono mai, delle avventure condivise e persino degli scazzi furibondi, per rendere tutti fratelli.

Prendete, per esempio, la cover band più famosa della città, Sopravvissuti e Sopravviventi, ispirata ovviamente a Luciano Ligabue. Francesco Pasculli, Francesco Ruggiero, Gianluca Fallacara, Arduino Panaro, Marco Cotugno e Stefano Angiulli, un anno e mezzo fa, persero a causa di un brutto male il tastierista, Vito Vacca, un ragazzo che non smetteva mai di donare sorrisi e buonumore.

Come capita a chi fa parte di un gruppo musicale, anche se interrompe bruscamente il suo transito quaggiù per crudele volere altrui, resta sempre vivo in ogni pezzo che i suoi amici suoneranno e canteranno.

Per questo, oggi che il rettore del Politecnico di Bari, il professor Eugenio Di Cascio, ha conferito la laurea in memoriam in ingegneria meccanica a Vito Vacca, tutti i suoi compagni di prove, concerti e sogni lo hanno festeggiato, perché anche questo traguardo lo aveva meritato.

Ed una rullata di gioia sarà scivolata giù dal cielo...