Parla la "de Renzio": "L'Amministrazione ha preferito la presa di distanza e il disimpegno"

"La Scuola “de Renzio” ha sempre soddisfatto egregiamente l’utenza, tanto da registrare ogni anno un costante aumento di iscrizioni, e tanto da non poter spesso accontentare tutte le richieste delle famiglie per l’insufficiente numero di aule a disposizione"

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Correva il 5 agosto scorso quando, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 il consigliere comunale in quota al Pd, Franco Natilla interrogava il sindaco in merito ai costi ed al sovraffollamento della struttura scolastica “A. de Renzio” (http://www.dabitonto.com/politica/r/scuola-media-de-renzio-natilla-la-struttura-e-sovraffollata-e-costa-troppo-al-comune/3929.htm).

Non soddisfatto della risposta che arrivò dopo una ventina di giorni dall’amministrazione (http://www.dabitonto.com/politica/r/scuola-de-renzio-l-amministrazione-risponde-all-interrogazione-di-natilla/4084.htm), Natilla torna all’attacco ponendo l’accento sulla necessità di spostare almeno una classe per piano (ci sono circa 400 studenti distribuiti tra piano terra, primo e secondo piano della struttura) in altra struttura, visto che esistono interi piani vacanti alla scuola media “Rogadeo” e altri spazi alla “Rutigliano”.

Ci mette del suo anche Carmela Rossiello (Fi) che evidenzia come Bitonto non abbia presentato nessuna domanda per il ridimensionamento scolastico per ridisegnare l’assetto delle scuole bitontine.

La risposta rapida arriva dal collegio docenti, decisamente allarmato, della scuola media “A. de Renzio” - “guarda caso nel periodo che precede le iscrizioni, diventa oggetto di attenzione” – che vi riportiamo integralmente.

«L’Amministrazione Comunale qualche giorno fa ha inviato una lettera con cui imponeva un  ridimensionamento,contenendo la richieste di iscrizioni per il prossimo anno scolastico, come se si trattasse di una istituzione privata, piuttosto che di un sevizio pubblico, apprezzato e radicato nella comunità bitontina.

Le amministrazioni, che per decenni si sono succedute al governo della città, hanno reiteratamente promesso alla “de Renzio” una sede idonea,  promessa che puntualmente è stata disattesa.

Molti ricorderanno, infatti, che nel Gennaio 2007 c’è stata perfino una cerimonia per la posa della prima pietra della scuola che  sarebbe  dovuta sorgere su una traversa di Via Ammiraglio Vacca, una zona in espansione demografica.

In dispregio a tutte le promesse, l’attuale Amministrazione ha preferito la linea assai deludente della presa di distanza e del disimpegno, ripiegando sulla limitazione del servizio.

Con quale criterio? Certo ignorando lo spirito dell’Istituto Comprensivo e la libertà di scelta dei genitori.

La Scuola “de Renzio” ha sempre soddisfatto egregiamente l’utenza, tanto da registrare ogni anno un costante aumento di iscrizioni, e tanto da non  poter  spesso accontentare tutte le richieste delle famiglie per l’insufficiente numero di aule a disposizione.

Dall’attuale amministrazione, così sensibile alla diffusione della cultura, i docenti e i genitori si aspettano una soluzione nel pieno rispetto del valore e della tradizione della scuola».