Premio Scafidi, il Sylos si classifica al primo posto con “Io ho cura 3”

È il progetto che ha visto cinquanta alunni della scuola secondaria di primo grado impegnati in attività rivolte agli ospiti della Fondazione Villa Giovanni XXIII

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Salgono sul podio della sedicesima edizione del Premio Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute “Vito Scafidi” gli alunni delle classi prima e seconda sezione H della scuola secondaria di primo grado “Carmine Sylos”. A loro è andato il primo premio a livello nazionale per il progetto “Io ho cura 3” candidato nell’area dell’educazione alla cittadinanza attiva di questo concorso promosso da Cittadinanzattiva, all’interno della campagna Impararesicuri, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento della Protezione Civile.

La premiazione si è svolta, lo scorso mercoledì, a Roma presso il teatro Palladium ed è significativo il fatto che questo importante traguardo sia stato raggiunto proprio durante la seconda settimana civica dal motto “Protagonisti. Non spettatori”, in corso fino a questa domenica. «È stata davvero un’emozione salire sul podio», ha raccontato Filomena Bruno, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “C. Sylos” a cui afferisce il plesso della secondaria di primo grado. Protagonisti di questo traguardo sono stati circa cinquanta alunni che in questi ultimi due anni si sono impegnati in attività rivolte ad anziani e disabili adulti ospiti della residenza sanitaria assistenziale (Rsa) della Fondazione Villa Giovanni XXIII di Bitonto. È stata un’esperienza altamente formativa di service learning, approccio pedagogico che promuove comportamenti prosociali e azioni di solidarietà verso la comunità di appartenenza. I giovani volontari hanno potuto maturare, infatti, diverse competenze, tra cui quelle chiave per l’apprendimento permanente riconosciute dall’Unione Europea (come le competenze personali, sociali e di cittadinanza). Fondamentale è stata la guida delle docenti di lettere Annalisa Noviello e Rosanna Castellano, di religione Anna Parisi, di arte Simonetta Labbe e di musica Francesca Grumo nelle attività extrascolastiche svolte sia in presenza che a distanza perché «la voglia di mantenere un legame con i nonni speciali della Rsa di Villa Giovanni XXIII -ha concluso la dirigente scolastica- non si è fermata neanche durante la pandemia. Siamo fermamente convinti della necessità di proseguire nella realizzazione di pratiche di cittadinanza attiva soprattutto se basate sul dialogo intergenerazionale». Questo obiettivo verrà perseguito all’insegna di un’esperienza arricchente su tutti i fronti e dell’insegnamento trasmesso da Papa Francesco nell’udienza generale dello scorso mercoledì: «sul ponte tra giovani e anziani passa il futuro del mondo».