Presentata “Visit Bitonto”, la guida turistica bilingue della città

Abbaticchio: “Città ormai vivace e diversa”. Mangini: “Una proposta di esperienza per il turista”. Ma per alcuni non è abbastanza

Stampa l'articolo
Un’altra novità sul versante turistico per la nostra città. Ieri, infatti, in coincidenza con la giornata mondiale del turismo, è stata presentata “Visit Bitonto”, la guida turistica bilingue (italiano-inglese) della città.  L’incontro, tenutosi presso il Torrione Angioino, è stato aperto dal sindaco Michele Abbaticchio: “Questa guida -  ha esordito – rappresenta il momento conclusivo di ciò che è stato fatto. Chi viene da fuori oggi vede Bitonto diversa, più vivace dal punto di vista dell’offerta culturale”. Il primo cittadino ha fatto notare come Bitonto sia stata l’unica città dell’area metropolitana di Bari con una rassegna estiva di 80 eventi. Per Abbaticchio “nella guida, oltre alla ricchezza delle attività giovanili, c’è una rassegna culturale che con cortili aperti ha premiato la città”.  “Visit Bitonto” si presenta inoltre nella veste bilingue, dato che la lingua inglese è d’obbligo “per quelle città che si candidano nelle graduatorie italiane di capitale della cultura”. Ma per il sindaco c’è ancora del lavoro da fare: “Persiste un degrado sociale che si affaccia alla sfera turistica e, se affrontato, può trasformare la città in qualcosa di speciale”. “Visit Bitonto è una guida non scritta da esperti del turismo o storici dell’arte – ha detto Rocco Mangini, assessore al Marketing territoriale- Ma vien fuori da un’idea del Forum permanente del turismo 2015, dedicato alla situazione biton tina in contesti turistici pugliesi e nazionali”.  Per l’assessore la differenza rispetto alle altre guide della città risiede nel suo “approccio narrativo”: “E’ una proposta di esperienza data al turista, in cui non è incluso tutto, ma sono state fatte delle scelte risultate in 11 percorsi sia dentro che fuori la città”.  Per la produzione di 3000 guide sono stati spesi 4750€. Queste verranno distribuite come copie di consultazione, mentre potranno essere acquistate presso diversi centri, come lo IAT o la biblioteca. Mangini ha poi evidenziato i punti deboli dell’offerta turistica locale: “Mancano servizi di accoglienza, ospitalità e accompagnamento”, essenziali se la città mira ad attrarre turisti che rimangano per almeno due notti. C’è spazio anche per i turisti disabili, di cui si occupa il progetto Road, grazie al quale è possibile selezionare degli itinerari accessibili che saranno presenti in un’edizione ampliata della guida l’anno prossimo. Con Visit Bitonto “la città ha ora un bigliettino da visita che deve girare il mondo” secondo Gaetano Armenio, dell'associazione di promozione turistica e culturale "Puglia Autentica". “La guida – prosegue - è uno strumento che deve permettere ai vari operatori di essere uno strumento di promozione per la città”.  Ma alcuni durante l’incontro hanno messo in dubbio la reale efficacia della guida in termini di promozione turistica. “Cosa farete dopo? - lamenta un signore dall’assemblea - Bisogna formare imprenditori turistici, alternative perché si abbiano dei risultati concreti”. A queste polemiche si sono aggiunte quelle sulla microcriminalità. In seguito alle ultime cronache, alcuni hanno fatto notare come l’annosa questione sicurezza minacci il potenziale turistico locale. “E’ vergognoso – ribadisce Gianna Sammati, del Comitato per la Legalità – che nel centro storico non ci sia una vigilanza che avvisi i turisti”. Tuttavia, per l’assessore Mangini è necessario contestualizzare la questione criminalità a livello regionale, senza scivolare in considerazioni esageratamente negative della realtà bitontina.  Infine, tornando sul ruolo del Comune nella promozione turistica della città, ha avvertito: “Per quanto riguarda questo settore, il Comune non è il solo responsabile, ma crea le condizioni affinchè l’imprenditore agisca in un’ottica turistica”.