Pronto Soccorso Psicologico, l'ultima iniziativa dell'Associazione femminile DEA

Si tratta di un servizio gratuito rivolto a chi vive situazioni di disagio

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Presentata ieri sera l’ultima avventura dell’associazione tutta al femminile DEA(Donne Emancipate Autonome), il gruppo guidato alla presidente Francesca Mastronicola. Si tratta del P.S.P., il Pronto Soccorso Psicologico, un servizio gratuito che si avvale di una pluralità di professioniste serie, preparate ed iscritte agli albi (psicologhe, assistenti sociali, educatrici professionali e personale sanitario), al fine di promuovere il benessere a 360° dell’individuo.

Il servizio si rivolge a genitori con figli in diverse fasce di età, a bambini, adolescenti, adulti, coppie e famiglie. Si caratterizza per la personalizzazione degli interventi, la sensibilità degli aspetti interpersonali e relazionali dell’individuo e per il significato particolare che attribuisce ad ogni esperienza umana.

Gli interventi, che potranno essere individuali, di coppia o di gruppo a seconda della natura della difficoltà, saranno multidisciplinari e riguarderanno l’ascolto e la prima informazione (funzione conoscitiva ed orientativa, al termine verrà fornita una proposta di intervento, magari convogliando il soggetto verso altre strutture del territorio qualora fosse necessario); il sostegno psicologico, la consulenza sessuologica e la consulenza farmacologica. Al termine, verranno poi elaborati dei dati dettagliati che saranno trasmessi agli uffici comunali per poter poi studiare quali sono i passi necessari da compiere per combattere le varie forme di disagio presenti sul territorio.   

Alla presentazione erano presenti, oltre alla presidente Mastronicola, anche il sindaco Bitonto Michele Abbaticchio, l’assessore alle politiche giovanili, Domenico Nacci, e le dottoresse che cureranno nello specifico il progetto: Maria Angela Lucarano (referente del servizio), Marina Frisone, Carmela Marinelli, Antonella Bianco, Caterina Mongelli e Patrizia Aresta.

Per il sindaco Abbaticchio «questo sportello rosa è un progetto spontaneo di cittadinanza attiva, che ha l’obiettivo di migliorare la capacità di ascolto di chi è in difficoltà e vive situazioni di disagio».

«In un periodo di tagli e di crisi economica come questo – ha aggiunto il primo cittadino – le istituzioni possono solo ascoltare le esigenze di chi è in difficoltà e sprecare il meno possibile denaro per poi intraprendere queste iniziative avviate da gente che crede in Bitonto e nelle quali noi crediamo. Noi come Comune dobbiamo migliorare l’interazione e creare i presupposti di una maggior collaborazione tra gli uffici dei servizi sociali e tutte le associazioni di volontariato del territorio o le consulte, che per noi sono fondamentali».

Il Pronto Soccorso Psicologico è già attivo, ogni lunedì e giovedì, dalle 17 alle 19,30, dallo scorso mese di settembre, presso i locali in via Spinelli (angolo via Traetta) de “Il Laboratorio”, l’associazione politico-culturale alle quali la DEA si rimanda. Presto però, il servizio sarà effettuato all’interno della sede del Centro di Aggregazione Giovanile, che – come annunciato dall’assessore Nacci – tornerà a gennaio e lo farà restando sempre in Piazza Cattedrale, seppur in un luogo diverso dal precedente Atrio di San Nicola.

«Il CAG deve essere il luogo dove mettere in rete tante iniziative – ha sottolineato Abbaticchio – e dove vogliamo far convogliare il primo FAI (Fondo Ambiente Italiano) della provincia di Bari, dopo quello del capoluogo».

Soddisfazione anche nelle parole e nel volto della presidente Francesca Mastronicola, la quale ha ricordato come l’associazione DEA sia nata con l’invito ad impossessarsi del proprio territorio dell’allora candidato sindaco Abbaticchio durante la campagna elettorale.

Il Pronto Soccorso Psicologico rappresenta il presente, radioso e propositivo. Ma l’associazione DEA pensa e guarda già al futuro, col progetto “A spasso per Bitonto”, un’iniziativa che nasce nell’ambito dell’Osservatorio per la Legalità col fine di valorizzare i monumenti cittadini attraverso un’azione educativa di salvaguardia dei beni storici e culturali della città, rivolta ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.