Questione stadio. Il sindaco Michele Abbaticchio chiede un ultimo sforzo al presidente Francesco Rossiello: "Non trasferisca il titolo del Bitonto calcio a fine stagione"

"L'amministrazione non è immobile, e per questo ritiri l'ultimatum fatto a marzo". Nessun problema, invece, per il "Paolo Borsellino"

Stampa l'articolo

Faccio un altro appello al presidente Francesco Rossiello di ritirare l’ultimatum di portare il titolo sportivo del Bitonto calcio fuori dalla città al termine della Stagione”.

Così parlò il sindaco Michele Abbaticchio, che ieri mattina, durante la presentazione del Piano delle opere pubbliche triennali e dei cantieri (presenti e non) in città, è tornato sulla questione stadio. Chiedendo un altro sforzo di attesa e pazienza sia al numero 1 della società neroverde sia ai tifosi.

Si parte, però – ma questo è un dettaglio che aggiungiamo noi – che un nuovo stadio, un nuovo “Città degli ulivi”, un impianto sportivo bello da vedere e utilizzare - non serve solo al Bitonto, al calcio cittadino, ma a Bitonto come città intera.

La situazione, poi, non è cambiata rispetto a quello che conosciamo da tempo, ed è stato la posizione apicale del servizio Lavori pubblici, Paolo Dello Russo, a ribadirla. Il Comune, da tempo, già da ottobre 2020, ha pronti 570mila euro per un primo lotto funzionale dei lavori e acquisiti con un mutuo tramite l'Istituto per il Credito sportivo e che quindi vanno utilizzati solo a tal scopo. Sempre in quel periodo, poi, si partecipa al bando ministeriale "Sport e periferie", con il quale si chiedono ulteriori 700mila euro a fondo perduto per un ulteriore ammodernamento generale dell’impianto, ma che prevede l'esclusione dal finanziamento in caso di lavori già avviati con altre fonti finanziarie. Il problema, però, è la graduatoria è in forte ritardo – sarebbe dovuta uscire già a gennaio 2021 – e si spera possa essere pubblicata per la fine del mese.

Senza la quale, quindi – è stato ribadito – è impossibile fare qualsiasi lavoro di ammodernamento della struttura. Cosa dovesse succedere, quindi, se il finanziamento da 700mila euro non dovesse avere il disco verde? “Gli interventi verranno fatti – ha ribadito Dello Russo – ma con i soli 570mila euro del Credito sportivo, ma in entrambe le casistiche si andrà sempre nel 2022 visto che comunque, poi, bisognerà effettuare la gara, firmare i contratti con l’azienda vincitrice e tutti gli altri adempimenti del caso”.

“Visto, allora, che l’amministrazione comunale non è affatto immobile – ha sottolineato il primo cittadino – come dimostra il fatto che abbiamo acceso un mutuo più alto di quello fatto per la manutenzione stradale (300mila euro chiesti alla Cassa depositi e prestiti, ndr), chiedo a Francesco Rossiello un ennesimo sforzo e sacrificio e ritiri, perciò, l’ultimatum fatto a marzo (clicca qui per leggere articolo https://bit.ly/3f67b7z)”.

 

Centomila euro per Palombaio. In tema di strutture sportive, Dello Russo ha sottolineato anche che nel Bilancio di previsione 2021-2023 è stata inserita la somma di 100mila euro per i lavori di recupero e riqualificazione del campo di Palombaio, da anni in preda a incuria e abbandono.

Sul “Paolo Borsellino”, invece, ha confermato che (almeno) gli interventi di adeguamento del parquet di gioco – portarlo, quindi, alle misure di 36x18 – si faranno. Sono indispensabili affinchè il futsal cittadino non traslochi.