Realizzazione fogna bianca in città. Disco verde all'accordo tra Palazzo Gentile e Regione: tutto dovrà essere pronto entro settembre 2020

La giunta ha dato il disco verde al disciplinare. I tempi sono ristrettissimi, anche in virtù del sottopasso su via Santo Spirito

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Un altro piccolo passo per mettere fine a un grande problema.

La giunta cittadina, infatti, con apposita delibera, ha dato il via libera allo schema disciplinare tra il Comune e la Regione Puglia per la questione della fogna bianca, che finalmente sarà realizzata in città grazie a un finanziamento di un milione e mezzo di euro strappato da Palazzo Gentile in ottobre (clicca qui per articolo https://bit.ly/2CyypBF). Che però di tasca sua metterà 500mila euro.

Il totale, dunque, è di due milioni di euro, ma davvero utili per eliminare il dramma degli allagamenti in caso di piogge un po’ più forti del normale. E anche per realizzare senza affanni e rogne il tanto agognato sottopasso sulla strada che porta a Santo Spirito.

 

 

Nell’accordo messo nero su bianco con gli uffici regionali, la parte più interessante è quella della tempistica e del cronoprogramma. Da corso Vittorio Emanuele, infatti, devono rispettare scadenze abbastanza stringenti e mettersi subito al lavoro.

Si legge, infatti, che “il soggetto beneficiario si impegna al rispetto delle seguenti prescrizioni: completamento della progettazione funzionale all’attivazione delle procedure per l’affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture, nel rispetto delle vigenti normative in materia di appalti pubblici, entro il 30 aprile 2019; avvio della procedura per l’affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture, nel rispetto delle vigenti normative in materia di appalti pubblici, entro il 30 settembre 2019;  assunzione obbligo giuridicamente vincolante per l’affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture entro il 30 novembre 2019; avvio concreto delle attività entro il 30 dicembre 2019; completamento delle attività (fine esecuzione lavori/ fine fornitura servizi) entro il 30 settembre 2020”.

E non si scherza, affatto, perché la Regione si riserva anche la facoltà di “sospendere e/o revocare il contributo finanziario concesso” in caso di ritardi nei tempi da rispettare.