"ReWind", il progetto di Eughenia per recuperare i minori che assumono sostanze stupefacenti

Partiti i lavori con le presentazioni fra la cooperativa e i partners esteri. La dott.ssa Patrizia Moretti: «L’obiettivo è quello di integrare le best practices di diverse nazionalità»

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Nella sala multimediale “M.L. Ciaravolo” del centro diurno per minori dell’area penale “Chiccolino” di Bitonto, i componenti della cooperativa Eughenia S.C.S.- Onlus hanno tenuto un primo meeting con i loro partners esteri dell’Austria, Ungheria, Romania, Grecia, Portogallo e Spagna per il progetto “ReWIND – Rehabilitation Way In New Direction”.

Ieri mattina, s'è tenuto un “Kick off meeting”, ovvero un’apertura dei lavori. Infatti, ciascun partner del progetto si è presentato al fine di poter iniziare la pianificazione dei lavori che avranno la durata di due anni.

«L’obiettivo del progetto “ReWIND” –ci ha spiegato la dott.ssa Patrizia Moretti, presidente della cooperativa Eughenia- è quello di integrare le best pratices di diverse nazionalità a favore di minori nell’ambito legale che fanno assunzione di sostanze stupefacenti».

Ad occuparsi della coordinamento del progetto è il dott. Michele Bulzis, esperto delle politiche sociali minorili. Infatti, è stato lui, durante il meeting, a presentare la cooperativa Eughenia. E’ stato affiancato da un interprete, Emanuele Noviello, nonché membro delle Officine Culturali di Bitonto.

«Il progetto è a fondi diretti –ha affermato il dott. Bulzis- del Dipartimento della Commissione Europea Affari Interni Emigrazione nell’ambito dell’azione delle politiche europee di contrasto alla droga. E’ un’iniziativa importante perché coordiniamo come capofila, da Bitonto, un’avventura con sei partners esteri e due test pilota in Puglia e Piemonte».

«Nel progetto europeo sono coinvolte istituzioni pubbliche italiane, cioè i Dipartimenti delle ASL e Uffici dei Servizi Sociali Minorenni (U.S.S.M.) del Ministero della Giustizia rispettivamente di Bari e Torino. La speranza comune è quella di riuscire a creare delle procedure innovative di valenza europea a favore dei minori e la forza sarà il lavoro in sinergia tra pubblico e privato».

Ciascun partecipante ha un suo ruolo nelle varie fasi del progetto che intaccheranno, ad esempio, la qualità, la ricerca e il testing. Dopo il primo meeting a Bitonto, ce ne sarà un altro a Torino a fine gennaio. L’annuncio è stato fatto, ieri, tramite un collegamento via Skype con il dott. Augusto Consoli, direttore di Dipendenze Patologiche delle ASL di Torino.

Saranno, poi, i vari partners esteri ad ospitare i loro colleghi bitontini. Si partirà dall’Ungheria, Romania e Portogallo.

«Sono orgoglioso di essere di Bitonto e di coordinare una piccola realtà, che fa scuola da qualche anno. Questo non è certamente il primo progetto della cooperativa, ma è un ulteriore riconoscimento che vogliamo condividere con tutta la città».

La cooperativa Eughenia S.C.S.-Onlus è nata nel 2003 con lo scopo di mettere in campo azioni verso i minori e le famiglie e con la creazione di un centro diurno “Baloo” per i minori segnalati dai servizi sociali territoriali con problemi di disagio sociale e familiare. Le azioni rientrano nella prevenzione di secondo livello. A Bitonto, è la prima struttura autorizzata ad operare in questo campo e il 18 novembre del 2013 ebbe un importante riconoscimento dal sottosegretario del Ministero all’Istruzione dott. Marco Rossi Doria. Il centro “Baloo” lavora in sinergia con realtà locali e territoriali. E’ gemellato con un’associazione del Messico che opera in attività pittoriche e grafiche. Ospita, oggi, circa 30 minori.

Un altro servizio che viene offerto dalla cooperativa Eughenia è quello di assistenza domiciliare educativa. «Dal 2004 abbiamo attivato un servizio di tutoraggio dei minori rom. Infatti, facciamo parte anche dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali».

C’è, infine, il centro diurno “Chiccolino” per i minori coinvolti in area penale e che la cooperativa gestisce dal 2010. «E’ il cuore del progetto attuale ed ospita ragazzi dai 14 ai 25 anni, come prevede la nuova riforma. Attua interventi psico-pedagogici sia con l’utente che con la famigllia. Uno dei laboratori più importanti del centro diurno è quello della produzione artigianale di “Nà Beer”».

A tal proposito, è stata presentata anche la cooperativa Michelangelo, che si occupa proprio della produzione della birra. E’ una cooperativa sociale di tipo B e, quindi, di produzione e lavoro, nata dalla volontà e dall’esperienza maturata dalla cooperativa sociale Eughenia all’interno del centro socio-educativo diurno sperimentale per minori dell’area penale “Chiccolino”. 

Successivamente, si sono presentati i partners esteri: l’E.N.T.E.R. GmbH dell’Austria, la KE.D.D.Y. della Grecia, The Oltalom Charity Society dell’Ungheria, l’Associacao Intercultural Amigos da Mobilidade del Portogallo, l’Association for Conflict Mediation “MISIT” della Romania, Fundaction Docete Omnes della Spagna.