Ridurre le emissioni del 20% fino al 2020: l'obiettivo ambizioso del PAES

Presentato ieri mattina il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile

Stampa l'articolo

Si è tenuto ieri mattina a Palazzo di Città il primo incontro per la formazione del PAES, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, che il Comune di Bitonto vuole adottare per puntare ad una riduzione, entro il 2020, delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e per incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Ad illustrare la procedura è stato l’ing. Adriano Pessina, responsabile dello studio di progettazione genovese SPES Consulting srl, ed aggiudicatario dell’incarico per la redazione del PAES del nostro Comune.

«Il PAES è un piano per definire le strategie d’azione per il futuro della città», ha commentato l’ing. Pessina, che poi è passato a raccontare le tappe principali per arrivare appunto ad un piano ben definito. Innanzitutto, primo step è stata l’adesione al Patto dei Sindaci, «un modo per impegnare il Comune ad aderire al programma strategico europeo e condividerne gli obiettivi», ha sottolineato Pessina.

L’adesione del Comune di Bitonto al Patto dei Sindaci è avvenuta il 20 marzo del 2013 e da allora è partito tutto uno studio finalizzato all’elaborazione del PAES, grazie alle informazioni che da Palazzo Gentile hanno fornito all’ing. Pessina. Infatti c’è stato dapprima l’inventario delle emissioni, e i dati emersi sono piuttosto allarmanti e significativi: ben 170 mila tonnellate di CO?, prevalentemente derivanti dai trasporti (per il 55%), ed in seguito anche dal settore residenziale e dal terziario. L’obiettivo, dunque, qual è? «Definire le azioni per una riduzione delle emissioni di almeno il 20% fino al 2020, e quindi una diminuzione di 34mila tonnellate».

Quali, pertanto, queste azioni necessarie? In base ai dati forniti dall’Amministrazione comunale, l’ing. Pessina ha potuto elaborare un programma con una serie di iniziative rivolte proprio all’efficientamento energetico e alla riduzione delle emissioni.

Per quanto riguarda il settore pubblico, è fondamentale intervenire nell’illuminazione pubblica; nell’efficientamento degli edifici pubblici esistenti, in programma ed in corso di realizzazione; nel comportamento dei dipendenti comunali, che devono guardare ad una Bitonto sempre più verde; agli edifici sportivi.

Importante sarebbero azioni anche nell’ambito della mobilità e dei trasporti: bisogna infatti puntare molto sulla mobilità a basse emissioni, su Zone a traffico limitate estese a Centro storico e non solo, sull’ammodernamento del parco mezzi (con più mezzi elettrici), sulle infrastrutture ferroviarie, sulle piste ciclabili e sull’intermodalità.

Nel settore del terziario bisognerà guardare al coinvolgimento degli installatori ed impiantisti per favorire l’impiego di caldaie e condizionatori ad alta efficienza, oppure alla collaborazione con i centri commerciali per il loro efficientamento e per renderli luogo di diffusione di buone pratiche.

Tutte buone azioni, senza dubbio, ma Pessina prima di azioni concrete punta su altre due aspetti, ovvero informazione e sensibilizzazione.

Una volta individuate le azioni che il Comune di Bitonto dovrà adottare, si passa agli step successivi. Innanzitutto è necessario un completamento delle stesse azioni, per poi presentare il Piano nella sua interezza in Consiglio comunale. Prima dovrà passare, infatti, nella Commissione consiliare di riferimento, e poi dall’analisi e dall’approvazione dell’intero Consiglio comunale, «perché è il Piano di un Comune, non di una singola Amministrazione», sottolinea Pessina. Dopo l’approvazione, che dovrà avvenire entro febbraio-marzo, si potrà passare ad un livello più alto, con il PAES inserito in ambito europeo e sottoposto all’approvazione dell’organo tecnico dell’Unione Europea. Una volta ultimata questa procedura, non resterà che attivare il Piano e porre in essere tutte le iniziative individuate.