Scuola: nella provincia di Bari frequenza al 10%, sindacati insoddisfatti

"È il risultato della mancanza di programmazione e del ritardo nell'attuazione del piano sanitario". Gli assessori, intanto, provano a guardare al futuro

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È stato definito “insoddisfacente” dai sindacati della scuola pugliese l'incontro avvenuto in videoconferenza alla presenza del vicario dell'ufficio scolastico regionale Mario Trifiletti e gli assessori regionali Sebastiano Leo (Istruzione), Pier Luigi Lopalco (Sanità) e Anita Maurodinoia (Trasporti).

Secondo le parti sindacali, infatti, l'ultima ordinanza del governatore pugliese Michele Emiliano, che predispone la scelta, da parte delle famiglie, della didattica a distanza, “ha determinato una frequenza scolastica decisamente bassa, molto al di sotto di quella programmata dal decreto legge 52”, spiegano.

Per quanto riguarda la provincia di Bari, la frequenza nelle scuole secondarie di secondo grado si attesta intorno al 10% ma, alcuni comuni, hanno chiuso completamente le scuole a causa della presenza di focolai e, in alcuni istituti, si registra una percentuale di frequenza pari al 2%.

Soltanto in alcune scuole della Bat la frequenza raggiunge il 20% e in un istituto di Trinitapoli la frequenza è pari al 47%.

Per quanto attiene la provincia di Brindisi la frequenza oscilla dall’1% al 25% nel secondo grado. Nella provincia di Foggia la frequenza nelle scuole secondarie si attesta tra il 2% ed il 5%: fanno eccezione le 2 scuole superiori di Vieste in cui la frequenza è superiore al 50%. Nella provincia di Lecce, nella scuola secondaria di secondo grado, la frequenza non supera il 25%. Nella provincia di Taranto le scuole superiori registrano una presenza massima del 10%, ma molte scuole registrano l'1% di presenze.

“È evidente – ha spiegato Roberto Calienno, segretario generale Cisl scuola Puglia - che una frequenza così bassa nelle scuole secondarie di secondo grado è il risultato della mancanza di programmazione e del ritardo con cui la Regione sta attuando il piano sanitario, anche in virtù della scarsa presenza di studenti a scuola”.

Gli assessori, intanto, hanno provato a guardare al futuro e al prossimo anno scolastico, evitando lo spreco di risorse economiche. Per questo occorrerà “avere maggiori chiarezze per approntare un piano di trasporti adeguato”.

Dal punto di vista sanitario, in attesa dell'entrata in campo di 355 persone che faranno parte del Team operatori sanitari scolastici, “in questi giorni il dipartimento regionale salute e i direttori delle Asl hanno concordato di avviare le operazioni di screening utilizzando, nell'immediato, personale già in servizio che dovrà recarsi nelle scuole”.

In questa fase “lo screening riguarderà prioritariamente le quinte e le quarte classi delle scuole secondarie di secondo grado”, hanno spiegato i sindacalisti.

La Cisl scuola ha chiesto garanzie circa la somministrazione della seconda dose per il personale scolastico e per il recupero della prima dose per coloro i quali ancora non hanno potuto riceverla.

In ultimo è stato chiesto all'ufficio scolastico regionale, di “adoperarsi in tutti i modi possibili per evitare il taglio delle classi nelle scuole pugliesi. Ridurre le classi significherebbe automaticamente aumentare il numero di alunni per classe e, questa, è una cosa che deve essere assolutamente evitata al fine di garantire, nel prossimo anno scolastico, il giusto distanziamento tra gli alunni all'interno delle classi”, ha concluso Calienno.