Sequestrati beni immobili per 400mila euro ad un pregiudicato bitontino

Estorsione e turbativa d’asta le accuse rivolte dalla Dia di Bari

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Un’importante operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha portato, nei giorni scorsi, al sequestro di alcuni beni immobili, per un valore di oltre quattrocentomila euro, nei confronti di un pregiudicato di Bitonto.

L’operazione è scattata su provvedimento della Terza Sezione Penale – Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari dopo che, dalle indagini patrimoniali condotte dal Centro Operativo della DIA di Bari, è emerso il coinvolgimento del 58enne T.M., residente a Bitonto e già noto alle forze dell’ordine, in alcuni episodi di turbativa d’asta ed estorsione.
Indagini che fanno seguito ad una vasta operazione (Operazione Capitolo) messa in atto, nel 2007 per perseguire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel campo delle aste giudiziarie nella provincia di Bari.

Cinque furono, all’epoca, gli individui accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta ed estorsione. Gli agenti accertarono come i soggetti indagati si accordassero con i partecipanti alle aste, con lo scopo di controllare le offerte ed evitare rilanci che avrebbero reso il prezzo del bene troppo alto.

A partire dai risultati dell’Operazione Capitolo, la Dia ha così avviato accurate indagini patrimoniali sulle dichiarazioni dei redditi, sulle disponibilità finanziarie e patrimoniali estese all’intero nucleo familiare del pregiudicato e sugli elevati investimenti fatti, notando come le disponibilità economiche (oltre 300mila euro) fossero sproporzionate. Gli investigatori, dunque, hanno richiesto e disposto il sequestro di cinque unità immobiliari nei territori di Bitonto, Bisceglie e Rutigliano.