"Sport, ben-essere e disabilità", "un'ala in più" per favorire l'integrazione

Il progetto finanziato dalla Regione Puglia è stato presentato ufficialmente mercoledì 10 febbraio

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Lo sport, si sa, è un toccasana per il corpo e per lo spirito. Consigliato sin dalla fanciullezza, non favorisce solo uno stile di vita sano, ma educa anche al rispetto delle regole e degli altri, alla collaborazione, al sacrificio. Ancora più importante è per i diversamente abili che possono acquisire maggiore sicurezza nei movimenti e instaurare più facilmente un rapporto con i compagni.

L’introduzione all’attività sportiva, però, potrebbe risultare difficoltosa per loro, ed è per questo che diventa necessaria “un’ala in più”.

Lo Studente Tutor è proprio una delle figure chiave del progetto “Sport, ben-essere e disabilità”, presentato ufficialmente mercoledì 10 febbraio nella Sala Procacci dell’I.T.E. “Vitale Giordano”.

L’Istituto Tecnico Economico, come spiegato dal dirigenteArcangelo Fornelli, è da sempre attento all’integrazione dei disabili, tanto da richiamare persino alunni dai paesi limitrofi. La riprova sta proprio nell’aver abbracciato subito il progetto che la vedrà come scuola capofila. Insieme all’I.T.E. ci saranno anche gli Istituti Comprensivi bitontini Cassano-De Renzio, Modugno-Rutigliano, Sylos e gli Istituti Comprensivi Antenore-Guaccero e Davanzati-Mastromatteo di Palo del Colle.

Come confermato dall’esperta in Scienze delle Relazioni Umane, Maria Concetta Rossiello, “Sport, ben-essere e disabilità” mira a realizzare nel tempo un vero e proprio Polo Socio-Sportivo e Culturale Integrato nell’ambito di zona Bitonto-Palo del Colle.

Prima di cominciare l’attività fisica, ai ragazzi saranno somministrati questionari per capire le loro esigenze. Per i piccoli, saranno inoltre organizzati laboratori differenziati per classi.

Obiettivo principale della parte prettamente sportiva, analizzata dall’esperta in Scienze Motorie e Sportive, Rosaria Rapio, sarà la pedagogia del successo che permetterà ai bambini di fare passi in più e fare progressi piccoli ma continui. E perché no, proiettare i disabili verso le gare degli sport olimpici, come auspicato da Francesco Manfredi, medico fisiatra e delegato del CIP Bari.

Per far questo, importante sarà la collaborazione del CASP (Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico), della Polisportiva Disabili “Elos”, del CIP, della FISDIR, della FISPES, della FINP, della FIPE, dell’ASD Laureati in Movimento e della ROAD (Rete Organizzazioni Area Disabilità).

«Stiamo cercando di entrare in punta di piedi a scuola, per rendere lo sport accessibile a tutti» ha sottolineato Giuseppe Pinto, presidente del CIP pugliese, che ha colto l’opportunità per lanciare una sfida: «perché non ospitare a Bitonto la Coppa delle Regioni di Calcio a 5 per disabili mentali?».

L’idea non è dispiaciuta affatto al sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio che, interrogato daMario Sicolo, direttore del da Bitonto e moderatore della serata, sugli spazi cittadini per sport e disabilità, ha ricapitolato quanto già fatto. Dalla pista ciclopedonale, nei pressi della piscina comunale, al centro polifunzionale per 5 discipline sportive, che dovrebbe prendere vita a maggio, passando per il campo di calcetto in via Togliatti e per il campo di basket all’aperto della Rutigliano. Candidatura già avviata per la riqualificazione del campo Nicola Rossiello, mentre si aspetta uno ad hoc per il nostro stadio.

«Stiamo sfruttando il piano di zona» è invece quanto dichiarato dal sindaco di Palo del Colle, Domenico Conte. Come il suo assessore alla Pubblica Istruzione, Vito Alberga, il primo cittadino palese si è dichiarato contento della presenza nel progetto del suo paese, terra di campioni paralimpici.

«La bontà del progetto, che vedrà in azione giovani volontari, è testimoniata dal secondo posto ottenuto nella graduatoria regionale» ha dichiarato l’assessore al Welfare del Comune di Bitonto, Franco Scauro, invitando le associazioni a collaborare. Obiettivo sentito dalla ROAD che, per bocca del suo presidente Angelo Caldarola, ha rassicurato i presenti sulla sinergia delle associazioni che permetterà al progetto di «essere un ponte tra le attività scolastiche e quelle extrascolastiche».