Study visit del Gal Fior d’Olivi 4/Le idee degli imprenditori pugliesi al termine del viaggio

L'apprendimento in Emilia Romagna ha portato all'elaborazione di numerose proposte

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Un viaggio per guardare, conoscere e studiare le buone prassi altrui, e provare a trasferire da noi le strategie di successo degli altri territori. Ed avere un nuovo modo di pensare e di agire: fare rete, fare sistema, unire le forze per rilanciare il nostro territorio, da promuovere e valorizzare attraverso i suoi prodotti, le sue bellezze, il turismo rurale.

Questo è stato l’obiettivo della study visit del Gal Fior d’Olivi in terra di Romagna, alla scoperta di come una delle zone più ricche e produttive del nostre Paese ce l’abbia fatta.

Notevole è stato l’impegno degli imprenditori, degli operatori e degli studenti di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, che nei quattro giorni in terra romagnola hanno visitato diverse realtà vincenti e si sono confrontati con un modo di essere e di fare di sicuro successo. Un lavoro davvero intenso, che alla fine ha portato la delegazione del Gal Fior d’Olivi a maturare davvero quali possono e devono essere le strategie da adottare una volta tornati a casa affinché, oltre al modello romagnolo, ci possa essere anche un modello del nord barese.

Un brainstorming di gruppo finale ha fatto emergere tante idee, che abbracciano diversi ambiti, che vanno dal territorio alla scuola, passando per la comunicazione, il marketing territoriale, la ruralità e la formazione.

Innanzitutto è emersa l’importanza di conoscere il territorio da parte dei residenti e degli operatori turistici, in modo da organizzare percorsi tra le varie aziende; aziende che devono lavorare in un’ottica di insieme, fare rete, unirsi per scacciare modi di fare eccessivamente individualistici e per proporre finalmente l’idea del turismo rurale; aziende che tra l’altro devono crescere sempre più affidandosi a società esterne, anche cooperative, che promuovano il marketing territoriale; aziende che devono farsi conoscere di più e legarsi anche e soprattutto attraverso la comunicazione, un messaggio vincente che arrivi dritto al cuore altrui.

Dall’altro canto, però, è necessario che anche lo stesso Gal Fior d’Olivi faccia il suo, un maggior accreditamento per farsi conoscere di più; come è fondamentale il ruolo della scuola e della formazione, partire dalle aule ed andare nel e sul territorio, da conoscere, scoprire e studiare. E la scuola deve porre le basi della crescita mediante l’aggiornamento, la formazione: corsi sulla corretta alimentazione, sull’educazione e sulla conoscenza del territorio. Una formazione non solo rivolta agli attori del domani ma anche ai protagonisti del presente, e quindi avvicinare le aziende all’idea del marketing territoriale.

E poi ci sono il prodotto ed il territorio, da promuovere ed organizzare al meglio.

Insomma, le conoscenze sono state acquisite, le basi sono state gettate. Ora è il momento di unire davvero le forze e fare sintesi. Per provare a creare finalmente un sistema territorio che abbatta definitivamente le vecchie mentalità individualistiche.