Torna all’antico splendore il plesso storico scolastico “Giovanni Modugno”

Cerimonia d’insediamento e riapertura, ieri, nella sede di Via Crocifisso

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L’appello del dirigente scolastico prof. Michele Bonasia: “Questo Plesso storico scolastico è di tutti e bisogna sentirlo come casa nostra” Ieri mattina in una bella giornata mite di sole invernale è stato riaperto lo storico Plesso scolastico “Giovanni Modugno” in via Crocifisso, sede distaccata dell’Istituto Comprensivi Statale “Modugno-Rutigliano-Rogadeo” di Bitonto.

Con una sobria cerimonia d’insediamento presenziata dal prof. Michele Bonasia dirigente scolastico e dall’ins. Angela Scolamacchia assessore all’Edilizia Scolastica e Inclusione Scolastica alla presenza dei docenti, alunni e una folta rappresentanza di genitori.

Il dirigente scolastico ha dato il benvenuto ufficiale ai docenti e agli alunni delle classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, per l’occasione nel cortile del plesso storico in sicurezza c’è stato il lancio festoso di palloncini colorati, che indicano un giorno di festa per tutti, in armonia dello stare insieme per realizzare didatticamente e logisticamente il bene comune.

Un rappresentante dei genitori ha affermato: “Conservo un caro ricordo di voi tutti e sono felice per questo spazio che saprete riempire dei vostri sorrisi e delle vostre voci”.

Dopo il meticoloso restauro di consolidamento e conservativo delle opere murarie di re-styling voluto dal dirigente scolastico e operato dall’Amministrazione Comunale di Bitonto, la comunità scolastica ha potuto far ritorno nelle loro classi, che sono diventate più belle, tecnologiche, didattiche, accoglienti, riscaldate, ben illuminate e garantiscono una maggiore sicurezza.

D’ora in poi le attività didattiche si svolgeranno in presenza nei tempi e nei modi definiti nel piano dell’Offerta Formativa approvata nel Collegio dei docenti. Oggi più che mai lo storico Plesso scolastico “Giovanni Modugno” costituisce una grande e centrale questione territoriale, perché la scuola è motore di cultura e, quindi di libertà, di eguaglianza sostanziale nell’essere veicolo di cultura sociale nella città di Bitonto.