Tornano le messe. Papa Francesco: "Rispettate le norme per la salute"

Ed ha ricordato il centenario della nascita di Papa Giovanni Paolo II, il pontefice amato dai bitontini

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Papa Giovanni Paolo II è molto amato dal popolo bitontino per la visita pastorale a Bitonto Il 18 maggio 2020 è un giorno doppiamente di festa per la chiesa cattolica, prima i tutto, d’ora in poi non ci saranno le Messe mattutine da Casa Santa Marta in diretta streaming, ma la riapertura delle chiese ai fedeli per poter partecipare alle Sante Messe, che dopo quasi tre mesi di stop, dovuti all’emergenza coronavirus, inoltre questa data coincide con il centenario della nascita di Karol Wojtyla (18 maggio 1920). Papa Francesco nel Regina Coeli nella Biblioteca del Palazzo Apostolico rivolgendosi ai fedeli e ai sacerdoti auspica che il Popolo di Dio possa cosi tornare alla familiarità comunitaria con il Signore nei sacramenti, partecipando alla liturgia feriale e domenicale, e riprendendo, anche nelle chiese la frequentazione quotidiana del Signore e della sua Parola, affermando: “Ma per favore, andiamo avanti con le norme, le prescrizioni che ci danno, per custodire la salute di ognuno”. Forse non è un caso, se proprio in questa data, seppur tra norme abbastanza ferree emanate dal Governo, nella Basilica di San Pietro Papa Francesco presiederà una celebrazione eucaristica sulla tomba di San Giovanni Paolo II (per ricordare questo importante doppio anniversario). Il Santo Padre ha voluto comunque ricordare Papa Giovanni Paolo II il suo predecessore che lo nominò prima vescovo nel 1992, poi arcivescovo di Buenos Aires nel 1998, e infine, nel 2001 gli impose la berretta rossa cardinalizia di Jorge Mario Bergoglio, che proprio il Papa argentino lo canonizzò il 27 aprile 2014. In effetti si tratta di un vero e proprio omaggio nei confronti di quel Papa polacco a cui Papa Francesco si richiama spesso nel suo magistero: “è stato un grande testimone della fede, un grande uomo di preghiera che ha vissuto completamente immerso nel suo tempo e costantemente in contatto con Dio, una guida sicura per la chiesa in tempi di grandi cambiamenti”. Il Papa a tracciato in sintesi un ritratto fedele dei ventisette anni di pontificato con la celeberrima enciclica: Redemptoris Mater, un pontefice che ha davvero mutato non solo il volto del cattolicesimo, ma del mondo intero. A tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato appartengono alla cosiddetta “generazione di Wojtyla”. Quindi Papa Francesco non ha dubbi ricordando che San Giovanni Paolo II è stato un grande testimone della misericordia, ancora oggi sentiamo riecheggiare il suo appello a “Non abbiate paura! Spalancate le porte a Cristo”. Durante tutto il suo pontificato è stato uno straordinario educatore di tanti giovani, per questo nel centenario della sua nascita era giusto far memoria di questo grande Santo testimone della fede, che Dio ha donato alla sua chiesa e all’umanità. L’avvenimento più memorabile del suo pontificato per il popolo bitontino, è stato sicuramente la visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II nella città di Bitonto il 26 febbraio 1984 dinanzi all’antica Porta Baresana, sulla sommità troneggia una bellissima statua di pietra raffigurante l’Immacolata Concezione, Patrona di Bitonto, il Papa affermò: “Bitonto è la città dell’ulivo e della pace”. A ricordo dell’evento storico sulla facciata laterale della Porta Baresana è affissa una lapide con una devota dedica al Papa dal popolo bitontino, a firma di mons. Mariano Andrea Magrassi arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto. Questo evento storico ed ecclesiale è riportato in un pregevole volume mariano: “Immacolata Concezione icona della chiesa”, l’autore è stato il teologo prof. Giuseppe Cannito con prefazione di mons. Francesco Cacucci arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, presentazione di don Francesco Acquafredda parroco della Concattedrale, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bitonto e dall’Arciconfraternita Immacolata Concezione di Bitonto. Ancora oggi, la visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II rimarrà incisa nell’albo storico della città e della chiesa di Bitonto, oltre che nel cuore dei bitontini.