Tribunale di Bitonto, no alla chiusura. Intanto, il Tribunale di Bari ne ordina il trasloco. Mah...

Il presidente Vito Savino impone di portare via arredi e fascicoli

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Due giorni dopo il “no” secco del Consiglio comunale alla chiusura del Tribunale e in attesa dell'udienza del Tar il 25 settembre, un'altra scure sugli uffici giudiziari cittadini sembra arrivare dal presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino, che in pratica ne ordina il trasloco.

Nella giornata di ieri, infatti, Savino ha emanato un decreto riguardante “gli impegni di spesa per i Tribunali di Bari, Modugno e Rutigliano”. E sono guai.

«Il presidente del Tribunale di Bari, in relazione al decreto ministeriale dell'8 agosto 2013 che ha disposto l'accorpamento delle sezioni distaccate di Acquaviva delle Fonti e di Bitonto nella sezione della sede di Modugno, rilevato che, in base al d.lgs 155/2012, le sedi di Modugno e Rutigliano sono da considerare mere articolazioni della sede centrale di Bari, e tenendo presente che sono stati rappresentati problemi economici dei suddetti Comuni per sostenere tutti gli oneri dei traslochi di arredi e fascicoli dalle sedi di Acquaviva, Bitonto e Monopoli, impegna il Comune a sostenere, assieme ai comuni di Modugno e Rutigliano, le spese necessarie ad eseguire i traslochi dalle sedi di Acquaviva, Bitonto, Monopoli e Putignano».

Il decreto di Savino non va giù a Francesco Paolo Ricci, avvocato e capogruppo Pd, che fa un appello al sindaco Michele Abbaticchio. «Il sindaco si attivi, in virtù di quanto stabilito in Consiglio comunale, per scongiurare quanto paventato nella nota presidenziale, magari anche convocando una conferenza di servizi con tutti i sindaci dei Comuni interessati dalla vicenda, e invitando anche Michele Emiliano. È necessario trovare ogni soluzione logica a tutela degli uffici giudiziari soppressi».