Un agosto segnato dalla tragedia. Il nuovo numero del "da BITONTO" ricorda il giovane Giuseppe Muscatelli

Nel mensile anche un approfondimento su “Bitonto e i disabili. Ma le abbattiamo queste barriere architettoniche?”

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Un banale litigio culminato in un efferato delitto.

Era il 16 agosto e Bitonto perdeva una giovane vita, quella di Giuseppe Muscatelli. Un ragazzo generoso con grandi progetti (come ricorda sua sorella), ucciso dal 68enne Gaetano Sesto, assicurato alla giustizia la stessa sera, e dall’indifferenza dei cittadini di Bitonto. Degli automobilisti che lo dribblavano, finanche accelerando, di coloro che hanno ignorato le sue urla e le sue richieste d’aiuto, costringendolo a percorrere più di 500 metri prima di trovare qualcuno pronto a soccorrerlo.

Sono proprio i soccorritori l’unico vanto per la nostra città, che non ha smesso di mostrare il suo lato peggiore anche sui social, prima accusando un professionista innocente, poi mettendo alla gogna la figlia dell’assassino. E infine dimenticando l’accaduto, non prendendo parte alla fiaccolata.

La prima pagina del nuovo numero del “da BITONTO”, da pochi giorni in edicola, non poteva non essere dedicata all’omicidio Muscatelli, con la cronaca dei fatti, riflessioni a firma del direttore Mario Sicolo, e il ritratto della vittima, tracciato da sua sorella.

Ma l’agosto bitontino, turbato da questa enorme tragedia, è stato ricco di notizie.

Tanti infatti sono i contenuti di questo mensile, che può contare su uno speciale dedicato a “Bitonto e i disabili. Ma le abbattiamo queste barriere architettoniche?”.

La sezione POLITICA di Nicolangelo Biscardi si apre con una lunga intervista a Biagio Vaccaro, il segretario dimissionario del PD bitontino.

Spazio poi ad ASV e SANB, due partecipate del Comune con un presente complicato e un futuro grigio, alla replica di “Progetto Comune – Viviamo la città” alla riflessione di Valentino Garofalo, pubblicata nello scorso numero, e al Bilancio consuntivo 2016 approvato in ritardo dal Consiglio comunale.

Il settore TERRITORIO di Viviana Minervini ricorda l’ex scuola media “De Renzio”, immobile abbandonato da un anno e ora abbattuto.

Se le giovani Ilaria Modugno e Angela Natilla cercano di ripartire dall’agricoltura, due registi bitontini continuano la loro brillante carriera: Pippo Mezzapesa è al lavoro per il suo nuovo film “Il bene mio”, Vito Palmieri conquista Nanni Moretti con il suo “See you in Texas”, inserito dal regista romano tra i 12 lungometraggi della rassegna “Bimbi belli”.

Ancora cinema poi con “Arena Rogadeo”, la rassegna estiva firmata Just Imagine dedicata alla settima arte.

La manifestazione si inserisce nel programma della Bitonto Estate e ha animato l’agosto bitontino.

Jazz, folk, blues e lirica sono stati i protagonisti di questo mese di Festival, a cui sono dedicate due delle pagine della sezione CULTURA E TRADIZIONI di Loredana Schiraldi, aperta da una lunga intervista a Nicola Castro, presidente di Villa Giovanni XXIII, un’istituzione antica e all’avanguardia che ha fruttato a Bitonto il titolo di “città del sollievo”.

Nelle FRAZIONI, settore di Carmela Moretti, si festeggiano invece le feste patronali di Palombaio e Mariotto, ormai sempre meno finanziate. Che sia la fine di una tradizione? Intanto ci si consola con il successo dell’associazione sportiva di ciclismo amatoriale Pratocalor.

Dal ciclismo al calcio con la sezione SPORT di Carlo Sblendorio che si apre nel ricordo della grande storia della Società Sportiva “Miguel Ventafridda”.

Le glorie di ieri lasciano spazio poi alle speranze presenti e future con Us Bitonto e Omnia Bitonto, protagoniste del campionato di Eccellenza pugliese.

Nel golf, invece, brillano le stelline Sblendorio, Vitone e Ferrarese, giovani promesse dell’Omnia Golf che hanno portato i colori arancioblu alla manifestazione internazionale Venice Open 2017, targata U.S. Kids.

Anche in questo numero non mancano i contributi dei nostri rubrichisti: Antonio Castellano traccia la figura di Giovanni Modugno, ricorda Marina Speranza, ci svela le curiosità di Piazzetta Margherita – La Va  Masciola, e replica al maestro Graziano Lisi a riguardo delle corti storiche chiuse; Domenico Achille regala una riflessione intitolata “Un uomo d’altri tempi, un padre d’altri tempi”; Valentino Garofalo consiglia la lettura di “Il disagio della libertà” di Corrado Augias; Michele Giorgio dedica la sua attenzione alla “Seconda Guerra Mondiale, il “non collaborazionismo” dei prigionieri nei lager e la resistenza silenziosa delle famiglie”.

Il “da BITONTO” vi aspetta in edicola.