Un anno senza Ciccio Marrone. Con Ciccio per sempre nel cuore...

Questa sera, alle 20, celebrazione in ricordo del giovane telecronista presso la parrocchia di San Leone Magno

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Un anno: un sospiro e una eternità. Dodici mesi senza Ciccio Marrone, 29enne telecronista del pallone neroverde - calcio e futsal, per lui, pari erano -, stroncato da quel male subdolo e crudele che è il Covid. Il contagio, la lotta disperata in ospedale, le speranze infrante, la disperazione, il dolore senza fine. Impossibile dimenticare: prigionieri in casa, ma tutti col fiato sospeso in trepida attesa di confortanti novità. E, invece, il nulla. La fine di tutto. Sì, forse. Perché, intanto, lui, Big Ciccio, non è mai andato via. È ancora lì che sorride aurorale dalle foto che lo ritraggono sorridente e bellissimo, occhi guizzanti dolcezza, nei luoghi dello sport, che, col suo eloquio agile e pur energico, illustrava ogni volta che si svolgeva una partita. The Voice illuminava prati e parquet di Bitonto e di gran parte del meridione, con passione antica e competenze sempre accresciute e limate nelle ore dedicate all'ascesi cronistica. E così, ogni volta che ci si trova dinanzi ad un microfono e la regia dà l'ok per poter avviare la narrazione avventurosa Ciccio è lì con noi, col suo cuore grande e generoso, col senso prezioso dell'amicizia, con la simpatia invitta di chi ha un'anima colma di purezza. Ecco, proprio non riesco ad usare tempi coniugati al passato. Questa sera, alle 20, presso la parrocchia di San Leone Magno, chi lo ebbe caro si raccoglierà in preghiera per carezzarne ancora una volta la memoria, ma Ciccio è tra noi. Con noi. Dentro i nostri cuori. Ora e per sempre...