Un buon esempio per la città arriva dalla Don Milani con “Adottiamo una piazza”

È il progetto che il plesso della primaria dell’istituto Sylos ha avviato ieri in piazza Caduti del Terrorismo. L’obiettivo è avere più rispetto e cura dell'ambiente

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Responsabilità, rispetto e tutela della città, senso civico. Queste sono le qualità che tutti i cittadini dovrebbero avere. Ne danno prova gli alunni della scuola primaria Don Lorenzo Milani, afferente all’istituto comprensivo Sylos di Bitonto. Sono i protagonisti attivi del progetto “Adottiamo una piazza” a cui ieri è stato dato il via con le prime attività e che proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico.

 

Si leggono spesso notizie di atti di vandalismo -ma non solo- a Bitonto, è giunta ora di dare il buon esempio donando amore e curando piazze, chiese, monumenti, spazi verdi, insomma la città. «Abbiamo deciso di adottare piazza Caduti del Terrorismo -ha raccontato Angela Scolamacchia, docente referente del progetto e assessore alla pubblica istruzione- perché la maggior parte dei nostri bambini gioca in quel luogo. Molti di loro vivono nel borgo antico, hanno visto quella piazza vandalizzata, abbandonata e in condizioni di degrado, teatro di episodi legati alla criminalità organizzata. Ora che è stata ristrutturata, ritengo sia doveroso far capire loro che c'è un altro modo di vivere la piazza». Gli alunni della “Don Milani” settimanalmente faranno uscite con i loro docenti per pulire la piazza da loro adottata, piantare semi e fiori nel verde, controllare che tutto sia funzionale. Il progetto prevede anche iniziative che concorreranno alla costruzione del programma della “Settimana Civica” che si svolgerà dal 25 aprile al 1 maggio. Nelle varie attività che verranno messe in atto «cercheremo di coinvolgere anche i genitori, la parrocchia, i commercianti che vivono e frequentano la piazza “adottata”», ha aggiunto la docente. In questo modo si creerà una buona rete utile a raggiungere gli obiettivi del progetto: far conoscere e rispettare gli spazi pubblici della città, scambiarsi idee per realizzare progetti comuni, lavorare per questo in gruppi di coetanei ma anche con adulti ed estranei all’ambiente scolastico. «Adottare una piazza significa imparare a sentirla propria, conoscere la sua storia e la sua evoluzione urbanistica intervistando gli altri cittadini, scrivendo brevi notizie che saranno raccolte nel giornalino della nostra scuola. Significa prendersi cura del suo verde, della sua pulizia, avviare un progetto di recupero e abbellimento utilizzando anche del materiale riciclato -ha concluso-. Sarebbe bello se anche le altre scuole, di ogni ordine e grado, prendessero in considerazione l’idea di adottare uno spazio della nostra città».