Malati di AIDS vengono rifiutati da una struttura balneare barese

Il direttore della Fondazione Santi Medici che accoglie la Casa Alloggio "Raggio di Sole" dove risiedono: "Fortunatamente c'è chi li ha accolti con umanità e senza pregiudizi"

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«In questo contesto di grande disumanità, in cui si confezionano leggi che certificano disprezzo assoluto per la vita umana –come il decreto di sicurezza bis (https://bit.ly/2FHOHZa , https://bit.ly/2XcSzat)-, registriamo anche con sgomento e incredulità che una struttura dell’interland barese si sia rifiutata di accogliere gli ammalati che curiamo nella casa alloggio Raggio di Sole. Solo perché hanno contratto l’AIDS. Oltre alla disumanità, l’ignoranza».

Scottante la denuncia partita dalla grande famiglia della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano, in particolare dal suo direttore Giovanni Vacca.

«I ragazzi della casa alloggio come ogni anno nei mesi estivi vanno 3 o 4 volte alla settimana al mare. È assurdo il fatto che questa struttura balneare, scelta anche gli altri anni perché è un ambiente abbastanza protetto, si sia rifiutata di ospitarli adducendo diverse scuse, tutte legate alla malattia dei ragazzi. Fortunatamente sono stati accolti in un’altra struttura anche migliore».

La Casa Alloggio “Raggio di Sole” ultimata il 21 agosto del 1999, inaugurata dall'allora Ministro della Sanità On. Rosy Bindi, è l’unica struttura operativa in Puglia che accoglie malati di AIDS, nello specifico oggi sono 20, ed è diretta dalla responsabile Fiorella Falcone.

Quest’anno ricorre il suo 20esimo anniversario ed è questa «un’occasione per riflettere sul fatto che dobbiamo fare più attenzione all’informazione e formazione in quanto c’è ancora chi non sa cosa sia l’AIDS, malattia che non giustifica alcuna forma di discriminazione e non deve sconfinare nell’emarginazione. Siamo un paese che accoglie».

«Il nostro appello è quello di informarsi maggiormente, di essere più solidali, accoglienti. Sappiamo che è difficile far passare queste idee. Non è la prima volta che i nostri ragazzi vengono discriminati. Ricordiamo, ad esempio, quando un bar della città conservava delle tazzine specifiche per loro, un parrucchiere che si è rifiutato di acconciare i loro capelli o una mamma che si è opposta a far fare ai suoi figli la comunione in chiesa insieme a questi ragazzi».

Eppure il virus dell’HIV non si trasmette assolutamente con il contatto fisico, baci, saliva, morsi, graffi, tosse, lacrime, sudore, muco, urina, feci, bicchieri o altri oggetti, punture di insetti. Come non lo si trasmette neanche frequentando uno stesso luogo.

È bene conoscere seriamente cosa sia l’AIDS. È una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Essa rende più vulnerabili gli individui ad infezioni, specie quelle opportunistiche, e allo sviluppo di tumori.

L’HIV si trasmette in molti modi come tramite i rapporti sessuali, le trasfusioni di sangue contaminato, con aghi ipodermici, durante la gravidanza, il parto o con l’allattamento al seno (per saperne di più visita il sito https://bit.ly/327ivbh).

«Siamo abbastanza realisti –ha concluso il direttore Giovanni Vacca- perciò sappiamo che non dobbiamo abbassare mai la guardia e continuare a lavorare molto su formazione e informazione sull’AIDS. Continueremo ad organizzare la Speranza. Dopo l’estate ci saranno una serie di eventi che coinvolgeranno anche i ragazzi della casa alloggio, come quello con il comico Pino Campagna che si terrà il 1 settembre nella piazza XXVI Maggio 1734 di Bitonto».