Al via la collaborazione tra Da Bitonto e Centro Ricerche, per raccontare e valorizzare il patrimonio storico e culturale

A partire dal numero attualmente in edicola, il nostro mensile ospiterà una pagina autogestita dallo storico sodalizio, per divulgare le attività e per sensibilizzare alla difesa del bene culturale, anche attraverso la denuncia

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Da Bitonto e Centro Ricerche di Storia e Arte insieme per unire alla nobile missione per la ricerca e per la divulgazione sulla storia locale, l’altrettanto necessario impegno alla sensibilizzazione per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale cittadino. Impegno che, talvolta, passa anche attraverso la denuncia, mai pretestuosa, ma sempre volta alla difesa delle testimonianze della storia e della cultura del nostro territorio.

È partita dal numero attualmente in edicola la collaborazione tra il mensile cittadino fondato nel 1982 e il sodalizio che, sin dal 1968, si occupa della ricerca, dello studio, della tutela e della valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico, musicale e ambientale del territorio di Bitonto e non solo.

Un modo per rinsaldare un obiettivo comune: fare cultura sul territorio per vivere attivamente la città e rafforzare, nei lettori, la consapevolezza degli spazi, dei luoghi che, quotidianamente, vivono, della loro storia, del loro vissuto. Spazi spesso ignorati e talvolta bistrattati.

Da Bitonto e Centro Ricerche, quindi, si uniscono per fare vero e proprio civismo culturale attivo tramite un’irrinunciabile azione di sensibilizzazione alla valorizzazione e tutela del bene culturale.

Tutto questo da ora troverà eco sulle pagine del nostro storico mensile, contenitore da sempre vicino alle attività del Centro, grazie alla figura del fondatore Franco Amendolagine, socio ed amico fedelissimo del sodalizio, per molti anni direttore responsabile di Studi Bitontini, sin dal 1969, la sua rivista espressione.

«La collaborazione tra le due realtà risponde anche ad un altro importante fine, quello della comunicazione – spiega Marino Pagano, presidente del Centro -, intesa come diffusione non tanto di quello che si fa, ma del 'perché' lo si fa, dove il senso ed il fine costituiscono la natura principale del messaggio. Sensibilizzazione al bene storico-artistico non perché questo interessi pochi cittadini attivi, meno che mai i soli soci del Centro. Accanto a ciò, alla denuncia, la divulgazione è poi quella della ricerca, priorità nella nascita e nelle vicende storiche del Centro, appunto, "Ricerche"».

«Un'opera di studio fatta ora da specialisti delle materie ora da validi appassionati, sempre contraddistinta, però, dal corretto metodo di ricerca stessa – aggiunge Pagano -. E sempre convinta anche del suo indispensabile esito divulgativo: dalla ricerca alle pubblicazioni, alla rivista, ora anche al giornale, contenitore dove troveranno spazio alcuni dei risultati del nostro agire».

Così come avranno luogo, già a partire dall’attuale numero, le sintesi, anch'esse divulgative, attorno al Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni popolari, a cura della vicepresidente del Centro Ricerche, Carmela Minenna. Museo che custodisce un tesoro ed un patrimonio inestimabili e che, quindi, merita di essere più conosciuto dai cittadini. E, soprattutto, merita una collocazione migliore.