"Antonio Cardone: l’uomo, il giornalista, l’intellettuale", domani il convegno

Ricordo a Bitonto il 3 maggio a quindici anni dalla scomparsa

Stampa l'articolo
Bitonto, la sua amata città, non poteva non ricordare Antonio Cardone a quindici anni dalla morte. Se ne andava infatti il 28 aprile del 2004 il grande giornalista pugliese, nativo appunto della città degli ulivi, sua costante meta del cuore, ovunque egli professionalmente fosse portato a vivere e soggiornare. Un evento in sua memoria, pensato dai giornalisti Marino Pagano e Mario Sicolo e dalla figlia di Antonio, Mittì, si terrà il 3 maggio, con inizio alle 18,30, nei locali della Fondazione De Palo-Ungaro (via Mazzini, 44). Classe 1928, Antonio Cardone era un cronista di razza, specializzato nella cronaca sportiva, ma in realtà penna sagace e brillante su più argomenti, specie socio-politici, interprete di uno stile insieme raffinato e polemico, signorile e sferzante. Una penna gentile, talvolta all’occorrenza anche al vetriolo, ma con impareggiabile eleganza. Uomo colto, ironico, libero. Un liberale, quando non era facile, in Puglia e altrove, sottrarsi ad egemonie di altro segno culturale e politico. Per una vita nelle redazioni della Gazzetta del Mezzogiorno, del Corriere e della Gazzetta dello Sport, coltivò stretto il legame con Bitonto: da qui l’impegno con Buongiorno Bitonto e Primo piano. All’incontro del 3 maggio, moderato da Mimmo Larovere (giornalista, direttore di Primopiano.info), ricorderanno Antonio Cardone numerosi giornalisti: Lino Patruno, Valentino Losito, lo stesso Mario Sicolo, Nicola Lavacca, Pasquale Tempesta. Offrirà una testimonianza Antonio Saracino, editore, anch’egli parte attiva nell’organizzazione della serata. Relatori, dopo i saluti istituzionali di Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e di Domenico Damascelli, consigliere regionale (la cui famiglia è imparentata con i Cardone), saranno Nicola Pice, presidente della Fondazione De Palo-Ungaro e Piero Ricci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, anch’egli bitontino. Momento finale a cura di Mittì Cardone.