Arrestati a Dubai per aver "stalkerato" un latitante. Giornalisti italiani salvati dall'avvocato bitontino Filippo Palmieri

Il nostro concittadino ha guidato la task force per liberare Daniele Bonistalli e Daniele Cagnini, rispettivamente giornalista e operatore del programma televisivo di La7 “Non è l’Arena”, condotto da Massimo Giletti

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Arrestati a Dubai per aver 'stalkerato' un latitante. Giornalisti italiani salvati dall'avvocato bitontino Filippo Palmieri Fonte: toplegal.it

Il calvario di Daniele Bonistalli e Daniele Cagnini, rispettivamente giornalista e operatore del programma televisivo di La7 “Non è l’Arena”, è durato appena 5 giorni. E tutto grazie all’avvocato bitontino Filippo Palmieri.

Gli inviati della trasmissione di Massimo Giletti sono stati infatti arrestati a Dubai il 9 gennaio, per aver “stalkerato” Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, irreperibile da marzo per la giustizia italiana.

Il giornalista era sulle tracce del latitante già da novembre dello scorso anno.

Due mesi fa, infatti, riuscì a intercettarlo, insieme alla sua fidanzata, all’aeroporto di Dubai. Ma il cognato dell’ex An, presentatosi al posto di Polizia per denunciarlo, fu arrestato in virtù del mandato di cattura internazionale per riciclaggio.

A gennaio però è tornato in libertà e Bonistalli e il suo cameraman hanno cercato nuovamente di raggiungerlo.

Questa volta però è stata Federica Papadia, fidanzata romana di Tulliani, ad allertare la Polizia e a far arrestare i due.

La FremantleMedia Italia, produttrice del programma di Giletti, ha contattato lo studio Curtis Mallet-Prévost Colt & Mosle che ha affidato il caso al team, coordinato dal partner Filippo Palmieri. L'avvocato bitontino, che ha fatto il suo ingresso nella sede di Roma del team di corporate and M&a a luglio dello scorso anno, è stato coadiuvato dai colleghi di Dubai e dall’associate Giuseppe Calamo.

Nel corso degli accertamenti condotti dalla polizia giudiziaria emiratina, il gruppo di lavoro, in stretto coordinamento con le Autorità Consolari, ha istituito una task force tra gli uffici italiani, l’ufficio di Dubai e lo studio Mahmood Hussain, sotto la guida del General Counsel di FremantleMedia Italia, Dario Morelli.

Grazie al loro ottimo lavoro, i due sono tornati in libertà il 14 gennaio e sono riusciti a rientrare in Italia all’alba del giorno dopo.

Profonda la gratitudine di Daniele Bonistalli. "Grazie a tutti coloro che hanno lavorato giorno e notte per farci tornare – ha scritto il giornalista su Facebook dopo la scarcerazione -. Stavolta ce la siamo vista davvero brutta... Ma la verità non si imbavaglia!".