Cosimo Terlizzi è il vincitore del Premio Insight 2018. La sua "Sacra famiglia" incanta la Fondazione Videoinsight

L'opera, in mostra nella Chiesa di San Mattia a Bologna, ribalta le regole della censura e denuncia l’inadeguatezza genitoriale

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Un’opera che ribalta le regole della censura, denuncia l’inadeguatezza genitoriale e trasforma “La sacra famiglia” in una famiglia universale, in un presepe interiore.

È questa la forza della fotografia di Cosimo Terlizzi vincitrice del Premio Insight 2018.

Il noto regista bitontino ha incantato Rebecca Russo, collezionista d’arte contemporanea e presidentessa della Fondazione Videoinsight, grazie al suo scatto: il ritratto di un padre e una madre con il volto coperto e di un bambino nudo, incoronato, con il volto scoperto.

L’artista, ribaltando le regole della censura, mette in luce l’innocenza del bimbo, che è l’unico senza peccati. “L’immagine – come riporta “Il Resto del Carlino” -, centrata su identità e corpo, evoca la purezza e la speranza in una nuova umanità. Il bambino illuminato può essere visto e vedere chiaramente; diventa fonte di ispirazione, redenzione, intuizione, luce interiore, insight appunto. La censura sugli adulti, anziché sull’infante, denuncia la corruzione, il condizionamento, la crisi, la maschera, il disagio e la degenerazione della società attuale. L’intreccio delle mani e delle braccia nelle figure genitoriali, dei piedi e delle mani nel bambino, creano un circuito virtuoso, una spirale sacra, un simbolo spirituale che attira e nutre aprendo la porta alla riflessione profonda e al significato invisibile che vive nell’opera.

La riflessione di Terlizzi in Sacra Famiglia è una denuncia dell’inadeguatezza genitoriale. Rovesciando l’intento delle immagini dei media che ipocritamente sfumano i volti dei bambini, poiché minorenni, in tante foto di maltrattamenti, l’artista sfuma quello dei genitori a modo di censura e condanna per i loro misfatti commessi ai danni della prole. Il titolo riverbera nella composizione classica, al contempo modello religioso e stereotipo borghese di famiglia, così come la corona indossata dal bimbo, divenendo parodia del divino, sancisce la purezza di uno sguardo innocente, incorruttibile”.

Il lavoro del 44enne bitontino è ora in mostra nella Chiesa di San Mattia a Bologna, nell’ambito dell’esibizione intitolata “Kahuna”, curata da Leonardo Regano. L’opera è acquisita per la prestigiosa collezione Videoinsight di Rebecca Russo, una raccolta di opere d’arte contemporanea dotate di alto impatto psicologico. A Cosimo Terlizzi viene offerto un solo show al centro Videoinsight.