È Fabio Labianca il breaker bitontino del musical “Notre Dame de Paris”

Il tour, partito da Milano e che si concluderà a Verona, toccherà anche Bari dal 14 al 16 aprile

Stampa l'articolo

Notre Dame de Paris nasce nel 1831 dal genio di Victor Hugo. Le prime trasposizioni cinematografiche dell’opera cominciarono nel 1905; nel 1997 incontrarono la geniale  produzione Disney, che valse la nomination per la migliore colonna sonora di un film musicale sia per l’Oscar che per il Golden Globe. 

L’anno dopo, al Palais des Congrès di Parigi, nella sua versione originale francese, è andata in scena la trasposizione scritta da Luc Plamondon e messa in musica da Riccardo Cocciante. Fu subito trionfo. Quattro anni dopo, David Zard produceva la versione italiana con l’adattamento di Pasquale Panella: nel 2002, al Gran Teatro di Roma, costruito per l’occasione, si teneva la “prima” di quello che sarebbe stato il musical dei record; un’emozione che, da allora, ha “contagiato” oltre due milioni e mezzo di spettatori. Notre Dame De Paris, infatti, è stata cantata in sette lingue diverse e rappresentata ben 4.046 volte nel mondo.

È un’alchimia unica, irripetibile, ed il pubblico italiano ha sempre richiesto di vedere l’opera con il cast originale. Tutto sembrava impossibile, ma alle audizioni, quest’anno, si sono presentati centinaia di giovani e alcuni degli interpreti storici tra cui Lola Ponce e Giò di Tonno.

Ma Notre Dame è stata anche una scuola che ha avviato molti giovani alla danza moderna e all’interpretazione delle Opere Moderne di cui Cocciante è il compositore più richiesto al mondo. Nel 2002 il corpo di ballo era costituito prevalentemente da inglesi, canadesi, francesi e brasiliani. Col passare delle edizioni, il grande successo ha ispirato ed educato nuove generazioni di ballerini italiani: quest’anno sono stati ben 2500 i ragazzi, tra ballerini, acrobati e breaker, che hanno inviato il loro curriculum al coreografo Martino Müller.

Tra loro c’è stato anche il bitontino Fabio Labianca, classe 1992, in arte “Goodcat”. Fin dalla giovane età di 13 anni entra a far parte del gruppo di dieci ballerini professionisti Funk Warriors, fondato nel 1999 da suo cugino Giuseppe. «Ho cominciato undici anni fa a ballare come una passione adolescenziale – racconta ai nostri microfoni il bitontino -, ma col passare del tempo la break dance è diventata un lavoro vero, uno stile di vita, grazie alle gare a cui partecipo ogni anno sia in Italia che all’estero». Ha vinto ben 19 gare consecutive tra Francia, Svizzera e Spagna, ma anche in italia come: la “Bboy Reaction” di Alassio, “Top 4 Soul Fresh” di Mesagne, la “Fiera Internazionale della Musica” di Genova, “Poker Battle” di Napoli e l’ “Explosive Floor” a Lecce.
«Quando sono stato selezionato per Notre Dame l’emozione, però, ha sovrastato tutte le altre: sarà per me un vero orgoglio – conclude il ragazzo -. Dopo aver mosso i primi passi, come molti, sotto i portici, mio cugino mi ha dato la possibilità di avere un tetto con l’A.s.d. “L’altra strada” ed ora eccomi a calcare moltissimi palchi italiani, con un cast e degli insegnanti eccezionali». Il tour toccherà anche Bari dal 14 al 16 aprile presso il Palaflorio.