Feste Patronali. Partono questa sera le visite agli altari mariani nel centro storico

La passeggiata prevede dodici tappe tra altarini allestiti dai residenti apposta per il giorno di festa,

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Nell'ambito della festa patronale, venerdì 24 maggio 2019 alle 21, dopo la scoperta del quadro e dopo la prima accensione delle luminarie, parte da Porta Baresana la visita agli altari mariani allestiti all'aperto nel centro storico. Una tradizione ormai consolidata e assorbita a pieno titolo dal Comitato Festa Patronale. La passeggiata, accompagnata dalla bassa banda di Michele Tarantino,  prevede 12 tappe tra altarini allestiti dai residenti  apposta per il giorno di  festa,  ed altri  allestiti già da diverse settimane per i rosari del  mese mariano curati da vari gruppi di preghiera riuniti nel calendario della Missione Mariana nel territorio dell'Unità Pastorale Cattedrale e San Giovanni Evangelista, oltre ad edicole votive e momenti festosi.

Quest'anno gli studiosi di tradizioni religiose  Domenico Ferrovecchio, Antonio Giustiniano Sicolo, Giuseppe Maurodinoia, hanno fissato a 12 il numero delle tappe, essendo 12 le stelle che cingono il capo della Vergine Immacolata. Ricordiamo che  poco prima dello scoprimento del quadro,  la statua dell'Immacolata di Porta Baresana riceverà la nuova corona e aureola benedette nel Santuario Santi Medici da S.E. Mons. Francesco Savino.  La "passeggiata" assurge così a vero e proprio piccolo pellegrinaggio nel centro storico,   un simbolico cammino di meditazione mariana, una "via matris" in 12 "stazioni". L'animatrice spirituale e cantautrice cattolica  Lucia Anaciello dei "Figli del Divino Amore" propone  la meditazione "come l'acqua  alle nozze di Cana è stata  trasformata in vino, la tristezza si è  trasformata in gioia cristiana attraverso la preghiera del rosario e i canti religiosi".
La visita è guidata da Raffaele Memola del comitato: a suo padre Giuseppe è dedicata l'iniziativa; i testi e le preghiere sono curate da Domenico Ferrovecchio, collaboratore del blog voci e colori del sud, e Antonio Giustiniano Sicolo, autore del libro "Le edicole votive a Bitonto". Le tappe prevedono le visite agli altarini tradizionali allestiti all'aperto per l'occasione da Maria Lacetera/Elia in vico Spoto, famiglia Centrone in palazzo Scaraggi, famiglia Tina Masciale in via Planelli; visite ad edicole votive; omaggi agli altari mariani installati per tutto il maggio mariano dai gruppi di preghiera guidati dall'animatrice Lucia Anaciello, in corte Tito Berni dalla famiglia DePalo, in via sant'Andrea dai residenti guidati da Mimma Napoletano (ricordiamo che la signora Mimma Napoletano anima via sant'Andrea con preghiere tutto il mese mariano, la tredicina a sant'Antonio, i presepi in dicembre, sepolcri in quaresima)  in corte lucertola dal gruppo degli Apostoli di Maria Immacolata guidati dall'animatore spirituale  Francesco D'Aniello. Ultima tappa in via Mozzicugno a cura della famiglia Raffaele Carmela Memola. Conclusione e saluti a Porta Baresana al Comitato Festa Patronale. L'iniziativa fu lanciata anni fa da Nicola Abbondanza, fondatore del Cenacolo dei Poeti, che constatò il rischio di scomparsa di una antica tradizione che univa vicini di casa nella costruzione dei manufatti e nel presidio del territorio.  Negli anni  ha saputo aggregare volontari del comitato feste patronali, residenti anziani e giovani, studiosi di tradizioni popolari e  storia di  Bitonto, animatori spirituali, bandisti e musicisti, enti ed  associazioni attive nella salvaguardia del patrimonio immateriale e nella rivitalizzazione del centro storico come Adotta Una Pianta Per Bitonto di Michele Castellano, Bitonto da Riscoprire - Associazione Culturale di Pasquale Fallacara, ProLoco Bitonto presidente Fiorella Carbone, La Macina Associazione presidente Graziana Romita, Rinascita a Porta Robustina, Bitonto città mariana, voci  e colori del Sud, Urbis Cor comitato di quartiere n. 1 Bitonto. Ricordiamo che la ormai  lontana prima edizione fu possibile grazie al maestro Vito Vittorio Desantis e la sua orchestra Davide Delle Cese. foto tratte dall'archivio fotografico di Anna Verriello.