Gianvito Armenise a Bitonto presenta “Giuseppe Mario Arpino. Il diplomatico di Ferdinando II di Borbone”

Il volume racconta la storia del diplomatico modugnese al servizio dei Borbone

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Si presenta oggi 24 settembre a Bitonto, alle 18.30, in largo Teatro, il libro “Giuseppe Mario Arpino. Il diplomatico di Ferdinando II di Borbone”, l’ultimo libro di Gianvito Armenise.

L’evento, organizzato dalla Libreria del teatro, so aprirà con i saluti di Gianluca Rossiello, libraio, e di Davide Tosca, presidente della Commissione Cultura di Modugno.

Dialogherà con l’autore il giornalista Marino Pagano.

 

DESCRIZIONE DELL’OPERA

La storiografia che si è occupata delle Due Sicilie ha presentato, per lungo tempo, un Regno isolato dallo scacchiere internazionale ed incapace di risolvere gli atavici problemi endemici, in primis lo strapotere baronale. Questo saggio, attingendo a fonti di prima mano e di autorevoli diplomatici statunitensi, racconta la biografia di un abilissimo funzionario alla corte di Ferdinando II di Borbone: il pugliese Giuseppe Mario Arpino nato a Modugno, in Terra di Bari e che seppe mirabilmente assolvere gli incarichi a cui fu destinato: a Londra, a Palermo (dove intervenne per impedire, ad un giovane Francesco Crispi, un tentativo di truffa), a Napoli ma, soprattutto, siglare con gli Stati Uniti d'America un importantissimo Trattato Commerciale che, nelle intenzioni del governo napoletano, avrebbe ridimensionato il predominio politico e mercantile inglese. Poche ore dopo la conclusione dell'accordo, Arpino morì improvvisamente. Il saggio, inoltre, non tralascia nemmeno le vicende sentimentali dell'Arpino che sposò una poetessa siciliana, anch'essa morta prematuramente, e discendente del famoso pittore palermitano Velasco.

 

Il libro ha ricevuto nell’ottobre del 2021 il “Premio Giglio del Sud – Pino Tosca”, nell’ambito delle manifestazioni per il millennio modugnese; nel marzo del 2022 la menzione d’onore della giuria del premio letterario “La Ginestra” di Firenze ed è attualmente tra i prefinalisti del premio letterario “Carlo d’Asburgo”.