"L.ink Festival" Seconda giornata/Appuntamento con il giornalismo musicale emozionale

L'avvento del web se da un lato ha rappresentato frammentazione musicale, dall'altro ha portato ad uno sconvolgimento delle opportunità

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Il racconto del suono può diventare immateriale, fantasioso.
Insomma, arduo.

Il difficile approccio, però, ha permesso alle riviste specializzate di portare in Italia alcuni artisti in maniera lungimirante rispetto ai tempi.

A raccontare la sua esperienza, ieri mattina al "Link Festival", Stefano Isidoro Bianchi direttore del magazine "Blow up".

Nel corso degli anni è cambiato il modo di trasmettere la musica: se negli anni '80 a farla da padrone era il buon caro cd, che nel '90 ha subito un abbassamento del costo del prezzo di stampa, con un costo di vendita che restava lo stesso, col passare del tempo è stato soppiantato dall'uso dei pc.

«Questo è stato il primo passo verso la frammentazione della musica – ha raccontato Bianchi -, il musicista faceva tutto da solo attraverso dei software senza più il bisogno di un gruppo vero e proprio. Si è smantellata, così, l'idea stessa di rock, pop e di molti altri generi».

Gli Mp3, poi, hanno messo in ginocchio i termini di confronto dell'industria musicale: «Il pubblico ha reagito con un effetto centrifugo. Negli anni '80 avevano più o meno tutti gli stessi gusti, o comunque si sapeva di cosa si stesse parlando. Oggi i gusti musicali sono molto eterogenei e la lista delle preferenze è aumentata di molto».

Ma il passato torna, si rivolta vorticosamente.

«Oggi sta tornando di moda, nel panorama musicale, la scena dei locali dove si esibisce la band della tua zona – conclude il direttore di Blow up -. Questo è dovuto al gran numero di dischi (scarsi) e al fatto che la rete ci fornisce sempre tanta musica che non sempre è facile da selezionare». Quale magazine musicale avrebbe successo? «Sicuramente uno soltanto di musica italiana».

Ma l’esperienza della radio esiste ancora e anch’essa è mutata nel tempo. Francesco Adinolfi, conduttore radiofonico per RadioRai2, ha raccontato la sua esperienza.

«Stabilisco di solito un rapporto “a tu per tu” con l'ascoltatore. È come se quel momento fosse congelato, unico ed irripetibile per chi ascolta».

Il dramma che si è consumato sulla rete, evidenziato nella conversazione, è quello che tutti sanno fare tutto e nessuno sa far niente: «É sostanzialmente cambiato il modo di fare critica musicale – ha continuato il conduttore -. Ora non conta più conoscere la qualità della musica o il contenuto della canzone quanto il life style dell'artista.Così, può sembrare più facile scrivere in un blog che rivolgersi a chi ha competenze in materia».

A cosa è dovuto il successo di Adinolfi in radio? «Il silenzio in radio è l'opportunità per dire quella cosa che sai che non avresti mai detto e che stupisce».

Stupore, appunto. Non si vuole altro.

Si parla di "giornalismo musicale emozionale" con Alessio Bertallot, conduttore radiofonico e televisivo: «Raccontavo gli artisti in radio attraverso i loro dischi, costruendo un percorso, così nulla diventava casuale. Ma se un tempo mi recavo all'estero per cercare la musica, ora sono diventato un selector nel mare della rete».

Ora Alessio ha aperto le porte di casa sua con la trasmissione web "Casa Bertallot"(http://www.bertallot.com/) dove gli artisti possono scoprirsi, confrontarsi, ri arraggiare brani, dove l'indipendenza, quindi, non è solo nei contenuti ma anche nella distribuzione.

Sulla rete, certo non c'è nulla di distillato, piuttosto, l’artista ci parla di "nuvola di informazione".

Speriamo non sia piena dello “smog” di calviniana memoria.

Oggi il “L.ink Festival” continuerà con il seguente programma:

GIORNALISMO E DESIGN

Giornalismo e design: la progettazione condivisa
:: dalle ore 9 alle 11
Giovanni Anceschi
Designer e fondatore del Gruppo T
Modera Vincenzo Recchia 
Direttore creativo Pool/imood

La realtà aumentata e il futuro dell’editoria multimedia
:: dalle ore 11 alle 13
Vincenzo Recchia 
Direttore creativo Pool
Giuseppe Morea
Multimedia director imood 
Italo Spada
Consorzio CETMA

Post-editoria e editoria multimediale
:: dalle ore 15 alle 18
Antonio Barrese
Artista italiano di arte cinetica
Modera Vincenzo Recchia 
Direttore creativo Pool/imood