“La donna è vita…stop alla violenza", con un convegno l’Associazione D.E.A. parla alla città

Tra bilanci allarmanti, Leo Palmisano sostiene che “è sui servizi che si gioca la vera partita”

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Quando un caso isolato si ripete, diffondendosi su un territorio, diventa fenomeno sociale.

I casi relativi alla violenza sulle donne sono preoccupanti al punto da poter parlare, purtroppo, di un fenomeno. Da qui l’esigenza di sensibilizzare la cittadinanza alla problematica in questione e di offrire i mezzi di prevenzione a tale fenomeno.

L’Associazione culturale femminile D.E.A. ha presentato ieri, presso la sala degli specchi di Palazzo di Città, il convegno “La donna è vita…stop alla violenza!”.

L’idea attiva è stata proposta dalla Dott.ssa Francesca Mastronicola, Presidente dell’Associazione e ha trovato subito il sostegno del patrocinio del Comune di Bitonto, dell' Assessorato alla Pubblica Istruzione  e dell' Assessorato alle Politiche Giovanili.

Ad aprire la serata, moderata da Marina Frisone (Dott.ssa specializzata in Psicologia Clinica dello Sviluppo e delle Relazioni), è stato il sindaco Michele Abbaticchio che ha sottolineato quanto sia “doveroso che il Comune sostenga movimenti spontanei che svolgono servizi improntati al volontariato tramite un’associazione composta da giovani professioniste che vogliono investire sul loro territorio senza chiedere nulla in cambio, ma arricchendo le loro esperienze”.

Sintetici ma approfonditi i successivi interventi di Vito Masciale, Assessore alla Pubblica Istruzione che ha elencato dieci tappe legislative dell’emancipazione femminile; di Vito Palmieri, Presidente del Consiglio Comunale di Bitonto e di Domenico Nacci, Assessore alle Politiche Giovanili.

Puntuale la trattazione della Psicologa Patrizia Aresta che ha analizzato la violenza di genere (quella eseguita sulle donne) in tutte le sue manifestazioni. Soffermandosi sulle motivazioni psico-sociali che inducono un uomo ad esercitare violenza, analizzando le conseguenze psicologiche che si innestano nell’io di una donna nella fase post-traumatica, e classificando i vari tipi di violenza sulle donne.

La determinazione e la professionalità dei membri dell’Associazione sono il connubio che ha permesso di aprire un servizio gratuito di larga portata: il Pronto Soccorso Psicologico.

Il servizio costituito da Marina Frisone, Antonella Bianco, Caterina Mongelli, Carmela Marinelli, Francesca Matronicola, è stato presentato dalla referente del P.S.P. Maria Angela Lucarano, Dott.ssa specializzata in Psicologia Clinica dello Sviluppo e delle Relazioni che ha elencato le finalità e i metodi di lavoro di questo servizio.

A garantire il pronto intervento sui pazienti, infatti, è stata fondata una vera e propria èquipe di professioniste, al fine di promuovere il benessere totale dell’individuo.

La parola è stata quindi affidata alle altre componenti di lavoro del servizio.

Carmela Marinelli, laureata in Informazione Scientifica sul Farmaco, ha presentato dati relativi al problema dell’erotizzazione precoce nelle pre-adolescenti e adolescenti.

Ad esporre le gravi conseguenze di una violenza sessuale è stata Caterina Mongelli, laureata in Ostetricia. Antonella Bianco, laureata in Scienze del Servizio Sociale, ha esposto il tema “violenza sulle donne: prospettive di prevenzione”.

L’analisi condotta è allarmante. Tuttavia scandagliando il problema a fondo, il sociologo dott. Leo Palmisano è intervenuto, intravedendo un barlume: “Laddove c’è una forte fragilità sociale c’è una violenza subita che indica che in realtà è tutto il Paese in una situazione di fragilità. Bisogna alludere costantemente ad un’offerta di servizi pubblici, garantita da tutto il terzo settore, che costruisca un equilibrio tra i generi. Perché è sui servizi che si gioca la vera partita”.