Nel fantastico mondo di “Piazza Rodari”

I “Puffetti blu” della scuola dell’infanzia “Piazza Rodari” reinterpretano il capolavoro di Frank L. Baum “Il mago di Oz”…ed è subito magia

Stampa l'articolo

Non ha ridimensionato l’entusiasmo di genitori e nonni il caldo pomeriggio di venerdì 17 giugno, tutti accorsi alle 18:00 in punto presso la scuola dell’infanzia “Piazza Rodari” in occasione della recita di fine anno dei quinquenni “Puffetti blu”. 

In una sala gremita di braccia tese a filmare e immortalare le prodezze dei “piccoli attori”, le docenti Maria Carmela Cela e Rosa Sifo hanno introdotto così la rappresentazione, chiarendone origine e significato: «Abbiamo scelto “Il mago di Oz” e, quindi, il sentiero dorato che incessantemente percorre Dorothy  in questo romanzo alla ricerca degli strumenti per far ritorno a casa perché riteniamo che esso sia emblematico del percorso che i bambini hanno affrontato durante i tre anni scolastici in nostra compagnia. Si è trattato di un percorso di crescita, di maturazione che speriamo possa fornire solide basi per la ormai prossima esperienza nella scuola primaria. Durante il suo viaggio, infatti, Dorothy incontra tre compagni di avventura: lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone. Tutti e tre sono alla ricerca di qualcosa e rispettivamente di un cervello, di un cuore e di un po' di coraggio. Intelligenza, passione e fiducia in se stessi, insomma. Riteniamo che questi siano gli ingredienti alla base di un valido programma educativo, questi i valori che abbiamo cercato e cercheremo sempre di trasmettere ogni giorno ai nostri piccoli con dedizione e amore».  

Abbandonato l’intento originario del romanzo, nato dalla penna di Baum come allegoria della politica monetaria degli Stati Uniti alla fine del 1800, “Il meraviglioso mago di Oz” si colora, quindi, di nuovi significati, introducendo i bambini a concetti diversamente di  difficile comprensione, senza dimenticare con questo la componente ludica richiesta dall’evento. E il divertimento di certo non è mancato per i piccoli “Puffetti blu”, i quali recitando, cantando e ballando hanno intrattenuto per più di un’ora un’emozionata platea. Eccoli irrompere in scena vestiti da tornado sulle note di “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss per sollevare la casa di Dorothy e condurla nel mondo del già citato mago, abitato dai “mastichini”; o ancora vestire i panni di papaveri magici ballerini accompagnati dai flauti della “Danza dei fiori” di Pëtr Il'i? ?ajkovskij.

Cosa dire, poi, del grande e potente Oz, un esilarante maghetto occhialuto? Seguendo fedelmente il romanzo, quest’ultimo ammette di non poter aiutare la bambina, essendo solo un uomo, costringendola a contare esclusivamente sulle proprie forze e su quelle dei suoi amici, dai costumi di scena originalissimi. «Dorothy per tornare a casa ti basterà battere i tacchi delle tue scarpette argentate» dirà nelle battute finali una bellissima maghetta. «Hai ragione, Glinda! Nessun posto è come casa mia, nessun posto è come casa mia, nessun posto è come casa mia!» esclamerà Dorothy, battendo le scarpette magiche e ritrovandosi nel suo amato Kansas. 

Il sipario si chiude. Applausi. In sottofondo, la voce di Israel Kamakawiwo’Ole canta la celeberrima canzone “Somewhere over the rainbow” e, proprio come lui, anche a me non resta che pensare…“what a wonderful world” questo di “Piazza Rodari”!

Le docenti Maria Carmela Cela e Rosa Sifo ringraziano sentitamente: la dirigente scolastica prof.ssa Angela Pastoressa, la dirigente dei Servizi Generali e Amministrativi dott.ssa Lucia Gentile e le colleghe Anna Ballabene, Giovanna Bove, Laura Camardella, Angela Cataldi, Maria Antonietta Deserio, Anna Savino e Isa Summo per la disponibilità dimostrata.