Perbacco, è di Bitonto/Totò e il fetente arabo "bitontese"

Con questa rubrica ricorderemo, con leggerezza e ironia, citazioni come questa, ma non solo

Stampa l'articolo

A chi non è mai capitato di avere un momento d’orgoglio o semplicemente di stupore quando, vedendo un film, un programma televisivo, leggendo un libro, si assiste alla performance di un nostro concittadino, alla semplice apparizione di un bitontino o anche alla mera citazione della nostra città.

«Perbacco, è di Bitonto!» verrebbe da dire in quei momenti, parafrasando una delle più celebri citazioni nel cinema italiano. Quella contenuta in “Totò Sceicco”, diretto da Mario Mattoli nel 1950. Qui, in una delle scene, il grande Totò si trova di fronte ad uno dei capi di una milizia ribelle araba, dopo essere stato costretto ad arruolarsi nella Legione Straniera (sbagliando e arruolandosi tra i suoi rivali) per ritrovare il figlio della marchesa per cui fa il maggiordomo. Chiede da bere dell’acqua, non avendo bevuto per tutto il viaggio dall’Italia all’Arabia, ma il miliziano non sembra capirlo, parlando un arabo fittizio. In realtà capisce, ma si diverte a prendersi gioco di lui, creando miraggi e illusioni ottiche. Quando Totò lo intuisce, lo apostrofa “fetente”, offendendolo e spingendolo a reagire parlando in un italiano alquanto comico. «Perbacco, è di Bitonto» è la risposta del principe della risata, che incalza: «Lui a me non mi fa fesso. Lui ci fa, il bitontese!».

Nel lungometraggio, parodia di “Il figlio dello sceicco”, del 1926 con Rodolfo Valentino, il comico napoletano cita tante altre volte Bitonto, sempre nelle scene con il capo dei miliziani e sempre con tono ironicamente negativo, mirato ad offendere la sua controparte, salvo poi essere costretto a dire, pur di avere la tanto agognata acqua, che anche i suoi avi erano di Bitonto.

Una scenetta che, pare, sia legata ad un episodio accaduto agli inizi della sua carriera, quando, qui a Bitonto, durante una sua esibizione, fu fischiato a lungo, con suo grande disappunto. Quella scenetta fu la sua “vendetta”.

Con questa rubrica, dunque, ricorderemo, con leggerezza e ironia, citazioni come questa, ma non solo. Ricorderemo anche performance di nostri concittadini in film più o meno celebri, menzioni nella letteratura, aneddoti che riguardano la nostra città o i suoi personaggi illustri e tanto altro.