Veronico come Dostoevskij: "La bellezza ha salvato la Murgia dalle basi militari"

Sabato scorso, la presentazione del libro del presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia

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Cesare Veronico incarna alla perfezione il personaggio di Davide contro Golia, perchè è riuscito nella missione di difendere un ente piccolo piccolo dalle grinfie e dai soprusi delle istituzioni grandi grandi.

Veronico, infatti, è il presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia, passato agli onori/orrori della cronaca per avere al suo interno e nei suoi territori militari con tanto di esercitazioni e poligoni di tiro.

Ebbene, dal momento del suo insediamento, nel giugno scorso, l'ex assessore provinciale all'Ambiente ha condotto la sua battaglia per cassare le altrui visite (che in realtà lì giacciono già dal 1963, quando si attesta la presenza di basi di missili a testata nucleare), riuscendovi a metà.

E nel libro “La bellezza disarmante – dalle servitù militari all'economia verde”, presentato sabato in città, Veronico descrive passo passo questa piccola grande impresa.

«Non appena mi sono insediato – racconta il presidente del Parco – e mi preparavo a redigere la Carta europea del turismo sostenibile e per rendere l'ente capofila di un progetto sul lupo, arrivano segnalazioni della presenza di esercitazioni militari in tutta l'area, tali da ostacolare anche le visite e da renderlo il poligono di tiro più grande d'Europa. E tutto questo era un incredibile paradosso».

L'imprenditore barese non si perde d'animo, e inizia a far sentire la sua voce. Alle associazioni, ai consiglieri regionali, ai rappresentanti pugliesi in Parlamento, al ministro della Difesa Mario Mauro e al premier Enrico Letta.

I risultati? Arrivano, «perchè siamo riusciti a ridurre le esercitazioni militari del 50%, e l'altra metà verrà concordata con noi», sorride Veronico. Le forze armate, invece, restano al loro posto, «perchè sono un avamposto di sicurezza» ma anche perché c'è un protocollo firmato nel 2007.

Poi uno sguardo all'economia verde (non la green economy). Il futuro, «poichè l'Italia è il 5° paese più visitato al mondo, ha l'11% di territorio che è area protetta, ben 57 specie ambientali. Poichè un investimento in biodiversità genera guadagno superiore di ben 7 volte a quanto investito e ha generato già 80000 posti di lavoro nei settori collegati».

Un sostegno alla economia verde arriva anche da Francesco Cariello, deputato del Movimento 5 Stelle, secondo cui «il territorio va costantemente presieduto ed è importante che vengano stabilite sanzioni uguali per reati che accadono nei parchi come nelle aree protette».

Il sindaco Michele Abbaticchio, invece, ricorda che, grazie proprio al Parco dell'Alta Murgia, questa estate sarà possibile una riedizione della notte bianca al bosco di Bitonto.