E l'eco rispose - Khaled Hosseini 2013
Terzo libro, terzo capolavoro
Oggi cari lettori, vi presento una novità: l’attesissimo nuovo romanzo di Khaled Hosseini, appartenente alla letteratura orientale uscito il 21 Giugno in contemporanea mondiale.
L’ autore afgano nel 2003 ha scatenato un successo e un vero e proprio caso editoriale con il suo primo romanzo il “Cacciatori di aquiloni”, stampato in 70 paesi diversi con 23 milioni di copie vendute. La sua bravura e la sua capacità di toccare l’ animo dei lettori è stata dimostrata e riconfermata nel suo secondo capolavoro, “Mille splendidi soli”edito nel 2007.
Riuscirà “E l’ eco rispose”, suo ultimissimo libro a conquistare il suo attento e sensibile pubblico?
Sin dalle prime pagine siamo catapultati in un piccolo villaggio afgano, povero e misero ma intriso di storia e di leggende che Sabur racconta ai suoi piccoli figli orfani di madre, Pari e Abdullah prima di affrontare il viaggio a piedi verso Kabul: viaggio che terminerà con una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Seguendo i vari personaggi e le ramificazioni delle loro vite, la storia si dilata da Kabul a Parigi, a San Francisco passando per un’ isola greca con descrizioni e passaggi commoventi intrisi di odore di vita, di sabbia del deserto e di sandali consumati dal tempo.
Anche in questo racconto Hosseini dedica delle pagine alla figura femminile che domina con la sa saggezza alcune scene trasformando il dolore e la sofferenza in forze motrici e costruttive.
I veri protagonisti sono i fratelli Pari e Abdullah: il loro amore reciproco, il loro prendersi cura l’ uno dell’ altra e ahimè la loro separazione mai accettata da entrambi. Un sentimento puro quello dei figli di Sabur che neanche la distanza potrà mai cancellare “i ricordi dell’ infanzia rimangono attaccati alla mia camicia come polvere”. L’autore sin dal primo dei suoi libri ha spalancato una finestra sul deserto afgano, su quell’ estrema porzione di mondo. E’ stato come ricevere un dizionario sentimentale in cui poter interpretare la visione del mondo di quelle persone viste soltanto da lontano, con i loro occhi enormi e impauriti. Una narrativa dei sentimenti che ha spalancato il cuore dei lettori in tutto il mondo, affamati da quelle storie e commossi per lo spettacolo di devastazione che ha dato la guerra portando miseria e arretratezza.
Vi lascio con la prima citazione di questo toccante romanzo:
“Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c’ è un campo. Ti aspetterò laggiù.”