Il passaggio dell'orso – Giuseppe Festa 2013

Un romanzo che celebra la natura e gli animali, senza venir meno al rispetto degli uomini

Natura incontaminata, sentieri stretti e misteriosi, alberi maestosi proteggono lupi, orsi e camosci. E’ questo lo scenario in cui mi sono catapultata durante la lettura del libro “Il passaggio dell’orso”.

Siamo nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio-Molise quando Koti, bellissimo esemplare di orso marsicano, in una tana fredda da alla luce due orsacchiotti che non avranno affatto vita facile. Dall’altra parte del Parco, nella stessa notte, durante la bufera più impetuosa degli ultimi anni, Sandro, fedele guardaparco assiste bloccato in casa il parto di sua moglie.

Da questo incipit particolare partono una serie di avventure, di incontri e di scontri capaci di svelarci i segreti e le aree più nascoste di un territorio conosciuto a fondo solo da chi, come Sandro, il suo lavoro lo fa con amore e rispetto profondo per una natura che ahimè molti danneggiano. Insomma, una storia originale che si legge d’un fiato, in grado di catturare i più piccoli come di risvegliare sensazioni di autenticità e desiderio di bellezza nei più grandi.
Il percorso si snoda attraverso gli occhi di vari personaggi:due adolescenti arrivati come volontari al Parco nella stagione estiva, a partire da quotidianità totalmente diverse e apparentemente inconciliabili. Un lui e una lei adulti, impegnati corpo e anima nella tutela del Parco come bene inestimabile e vitale che non smette di riservare loro sorprese, nel bene e nel male.

Elemento unificante e destabilizzante insieme, l’orso marsicano, nei pochi esemplari incredibilmente sopravvissuti alla crisi ambientale dell’era moderna, ancora liberi in questo fragile habitat protetto; ce lo ritroviamo davanti più volte, di pari passo con l’artiglio spietato di uomini pronti a ucciderlo per raggiungere i propri profitti…”lupi, orsi, camosci. Così pochi ormai, a un passo dall’estinzione. Così preziosi”. Sulle tracce dell’orso, il lettore si ritrova sul sentiero con i protagonisti, su per boschi millenari o in conche silenziose sotto la luna in una continua scoperta, rincorsa, fuga e ricerca tra esseri umani ed animali, capaci spesso di scambiarsi la parte e di educarsi reciprocamente all’essenziale, per una vita in armonia con se stessi e il mondo circostante.

Mi ha colpito la veridicità e la minuziosità con la quale Giuseppe Festa ha descritto i luoghi vissuti realmente e i comportamenti di un animale poco conosciuto ma dolcissimo come l’orso marsicano. Nulla è stato scritto per caso, perché l’autore è stato anni fa volontario e ci è ritornato durante la scrittura di un romanzo talmente reale che mi ha fatto venir voglia di andar subito in quel posto incantevole.

Che altro dirvi ragazzi…questo libro mi è entrato nel cuore e continuerei a parlarvi per ore! La natura è un bene troppo prezioso e l’uomo con il suo egocentrismo si sta appropriando davvero di tutto ignorando la sensibilità che anche un animale possiede….

“Che meraviglia rotolarsi, sentire l’erba morbida sotto la pelliccia, respirare forte quell’aria limpida, intrisa di profumi sconosciuti. E poi guardare su verso quello starno soffitto azzurro…” 

http://www.youtube.com/watch?v=PgIPUNQiZPo