Lo "Splendore" di Margaret Mazzantini

"Ho coraggio, un coraggio che attraversa la follia e torna. Il coraggio dei masochisti. Dei violenti fermi"

Ben ritrovati cari lettori!Oggi in questo piccolo spazi dedicato ai libri, vorrei parlarvi un po del romanzo più venduto in questo mese.

Un libro che fa male, come un taglio in bocca. 

È un dolore che stilla gocce di piacere, quello che esce da queste pagine durissime eppure intrise di lirismo assoluto.
I protagonisti di questa storia sono due ragazzi, Guido e Costantino, che abitano nello stesso condominio, in una Roma anni Settanta sontuosa e decadente.
Il primo, figlio di buona famiglia borghese, vive al quarto piano, protetto da un ambiente di altero distacco.
Il secondo, figlio del portiere, vive nel seminterrato, avvolto nel suo tanfo di cavolo e fumo.
Mai due infanzie sono state tanto contigue quanto distanti.
Guido e Costantino sono separati da un vecchio, elegante, ascensore di mogano. Le loro vite procederanno parallele e di pari passo, ma sempre secondo un tormentato rapporto di amore e odio.
Sarà attrazione carnale, rifiuto, pentimento. Sarà vergogna e violenza, ma anche tempo e distanza. Con gli anni si separeranno e si ritroveranno, ci sarà un matrimonio a Londra, ci saranno altri lungofiume sulfurei e notti passate a cercare dita umide, ci saranno altre case con altre mogli e un’infinità di bottiglie e peccati.
Reduci prima ancora di combattere la loro battaglia, Guido e Costantino sono due personaggi che entrano nel sangue del lettore, avvelenandolo.
Un romanzo che è un grande, trionfale, omaggio all’amore omosessuale. Una superba prova di scrittura da parte di un’autrice che ha saputo cogliere le sfumature di un sentimento ibrido, violentemente maschile eppure intensamente femmineo. Così Margaret Mazzantini arriva a mostrarci, attraverso le vite dei due protagonisti, la “contro natura” umana e il suo splendore impossibile.