Anche Molfetta ricapitalizza la Sanb. All'appello manca Corato

Dopo tanti tentennamenti e ben oltre il termine imposto, ieri, il consiglio comunale, ha approvato la delibera

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E anche Molfetta, alla fine, ricapitalizzerà il capitale sociale della Sanb. Dopo mille tentennamenti, dopo tanti tentativi di rimandare la discussione, dopo un termine già ampiamente scaduto e proposte alternative avanzate, il consiglio comunale locale, nella seduta di ieri, ha deliberato in modo positivo. Con 15 voti favorevoli e tre contrari, il provvedimento è stato approvato, nonostante le osservazioni critiche avanzate da alcuni consiglieri di opposizione, che intravedono dubbi sul funzionamento della Società Ambientale del Nord Barese, «costruita dal tetto e non dalle fondamenta».

Insieme al provvedimento di ricapitalizzazione è stato votato positivamente anche un emendamento proposto dalla minoranza che pone alcune riserve e mira a garantire una discontinuità con la gestione precedente dalla gestione precedente della società finora mai nata.

Ora la palla passa a Corato, l’ultimo comune a non aver ancora deliberato, ma, molto probabilmente, molto prossimo a farlo, forse entro fine mese.

«Ieri il consiglio comunale di Molfetta ha approvato la ricapitalizzazione con un provvedimento che sarà pubblicato oggi. Personalmente confido che ora anche il Comune di Corato potrà adeguarsi. Ma c'è la variabile temporale che incombe rispetto alle premesse della ricapitalizzazione e al fatto che altri soci hanno provveduto diversi mesi fa e dunque al disallineamento delle delibere a causa dei ritardi. Pertanto, atteso che ieri l'assemblea non si è potuta tenere, perché assente Corato, mentre Molfetta, pur presente, non aveva ancora pubblicato il suo provvedimento, nelle prossime ore consulterò per le vie brevi i soci e si deciderà il da fare compatibilmente con la mia funzione liquidatoria» spiega il liquidatore Roberto Toscano, che confida che, a breve, arriverà anche il quinto ed ultimo parere favorevole dal commissario prefettizio Paola Bianca Maria Schettini, che si trova ad amministrare Corato dopo la sfiducia che ha posto prematuramente fine alla giunta D’Introno.

Si dovrà agire, poi, in tempi celeri se si vuole avviare l’attività della Sanb entro l’anno, secondo quanto più volte il liquidatore ha dichiarato. C’è bisogno di recuperare molti mesi persi.