"Dopo due anni e mezzo di amministrazione nessun risultato". Forza Italia all'attacco di Abbaticchio

Diverse le accuse che i consiglieri Damascelli e Rossiello rivolgono alla giunta comunale

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Il centrodestra bitontino torna all’attacco dell’amministrazione Abbaticchio, a pochi giorni dall’approvazione del Bilancio di Previsione 2014 e del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, da parte della massima assise cittadina.
Abbiamo necessità di spiegare ai cittadini la nostra posizione” spiega Domenico Damascelli alla conferenza stampa indetta nella sede di Forza Italia: “Siamo nettamente contrari a tutti i provvedimenti di natura finanziaria presi da questa giunta. Per cominciare, siamo contro l’eccessiva pressione fiscale che grava sui bitontini. Non vogliamo fare demagogia, lo sappiamo che le ristrettezze economiche ci sono, ma, se ci fosse un miglioramento dei servizi, della qualità della vita, potremmo capire l’aumento delle tasse comunali. Invece si sono messe le mani nelle tasche dei cittadini, senza che questi ultimi avessero il minimo riscontro”.
Diverse sono le critiche che il consigliere di opposizione rivolge al sindaco e alla sua squadra, accusati di aver realizzato solamente cose approvate durante l’amministrazione Valla e di aver disatteso molte promesse fatte in campagna elettorale: “E’ un bene che si finisca quel che è stato iniziato dalla giunta precedente. Sarebbe da irresponsabili non farlo. Quello che contestiamo è che manca una politica di opere pubbliche. A che punto è il ponte della poligonale su via Terlizzi, opera importante per gli agricoltori, che consentirebbe di alleggerire il traffico cittadino, evitando l’ingresso in città di molti mezzi? E il pozzo artesiano in contrada Ponticello? Il Putt? Abbiamo una nuova idea di Pug? Le frazioni sono sempre più abbandonate a se stesse. Non c’è nessuna attenzione politica, amministrativa o fiscale verso di esse. Nessuna attenzione per l’agricoltura e i servizi sociali hanno subito tagli. Anche in tema di mobilità sostenibile non si è fatto nulla”.
Non può mancare, ovviamente, anche un riferimento alla recente decisione di tassare onlus e parrocchie: “Noi continuiamo a difenderle perché svolgono un’importante funzione sociale, in un settore dove notevoli sonole carenze dell’ente pubblico”.
Siamo a due anni e mezzo dall’insediamento e un primo bilancio si può fare. Molte cose non sono cambiate ed altre sono peggiorate – continua l’ex vicesindaco – Sfatiamo un mito. Di loro si è detto solo che hanno rivitalizzato il centro storico. Ma, a parte che si parla solo di una parte del centro storico e che tutto il resto della città è abbandonata, il progetto di quella piazza è nato e ideato in epoca Valla. Il merito è solamente di quei ragazzi che, con coraggio, hanno investito nella parte antica della città e hanno deciso di aprire attività, che vanno sostenute. Non hanno avuto alcun finanziamento. Alcune attività erano presenti già prima del 2012 e altre si sono aperte immediatamente dopo l’insediamento”.
Dunque, l’attacco al sindaco Michele Abbaticchio: “Invece di perdere tempo a pubblicare foto di piazza Cavour prima e dopo, pensasse ad intercettare fondi strutturali, visto che si è sempre detto esperto in tal senso. L’intercettazione di tali fondi è ordinaria amministrazione. E nonostante ciò, alcuni comuni, anche più piccoli, ci hanno superato”.
Nel mirino del consigliere azzurro, infine, il comportamento della giunta in consiglio: “Si va avanti a colpi di maggioranza, non approvando provvedimenti utili, solo perché provenienti da opposizione. E’ una gestione arrogante della cosa pubblica”.
Da parte di Carmela Rossiello, invece, l’attenzione è tutta al mondo della scuola: “Va dato merito all’assessore Masciale per il suo impegno. Manon ci si può cantare per aver incrementato la mensa per nove classi che, considerando l’intera popolazione scolastica bitontina, non sono niente. Bisogna intervenire per creare bagni, spogliatoi e tanti altri locali. Non mi sembra sia stato fatto. Inoltre tutti gli interventi fatti sono merito del governo Renzi che ha distribuito i fondi di “Scuole Nuove” e “Scuole Belle”. Non possono vantarsi”.