Elezione del Capo dello Stato. Francesco Cariello: "Parlare di vittoria del M5s è ridicolo"

Il parlamentare bitontino critica le tesi di chi, sul blog di Grillo, definisce la nomina di Mattarella una vittoria

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L’Italia ha finalmente il suo dodicesimo Presidente della Repubblica. Con il giuramento di ieri, infatti, è iniziato ufficialmente il settennato di Sergio Mattarella.

Un nome che ha trovato concorde tutto il centrosinistra e parte del centrodestra. Non è piaciuto, invece, a Forza Italia e alla Lega Nord. Proprio per questo, in molti hanno salutato la sua elezione come un’abile manovra del premier Matteo Renzi per ricompattare la sinistra e spaccare il centrodestra.

E il Movimento 5 Stelle? Sul ruolo dei grillini nella nomina di Mattarella si era espresso qualche giorno fa, sul blog di Beppe Grillo, il saggistaAldo Giannuli, che l’aveva definita una «discreta vittoria, anche se diversa da quella progettata» del M5s, che avrebbe costretto Renzi a fare il nome prima delle votazioni e a scegliere una persona decente «rispettabilissima e, per certi versi, migliore anche di Prodi», incrinato seriamente il patto del Nazareno e sbarrato la strada a Veltroni, Amato e Grasso, pur mancando nell’obiettivo di mettere in difficoltà Renzi. Per il saggista e giornalista barese sarebbe stata “un’azione di guerriglia” segno di un M5s “meno prevedibile che in passato”.

In molti, tuttavia, non la pensano così, a cominciare dal deputato concittadino del M5s Francesco Cariello che, in un intervento pubblicato sulla propria pagina Facebook, definisce ridicole le tesi sulla vittoria dei pentastellati.

«Voglio rivolgere un appello ai ragazzi che si avvicinano alla politica – scrive Cariello –. Evitate di utilizzare il post di Aldo Giannuli per comprendere i fatti dell’ultima settimana. La politica è molto più semplice di ciò che vi raccontano. Si tratta semplicemente di fare delle scelte. Se fate scelte basandovi su principi sani, difficilmente sbagliate. Se invece fate scelte “tattiche” solo per vincere e sopraffare il prossimo, rischiate di fare male non solo per voi».

«Secondo Giannulli il M5S aveva progettato una vittoria per l’elezione del presidente della repubblica. Falso» continua il parlamentare bitontino, invitando tutto il gruppo parlamentare a rinnegare questa visione: «È aberrante parlare di vittoria sull’elezione del più alto organo istituzionale della Repubblica Italiana. L’elezione del Presidente della Repubblica è un atto istituzionale che esula dalle differenti opinioni tra le parti politiche. Il fine è quello di cercare una persona che possa garantire il rispetto della costituzione e di tutte le forze politiche del paese».
«Dove era Giannuli il giorno in cui è stata decisa la lista dei nomi da votare sul portale? - chiede ancora Cariello – Vista la sua influenza/competenza fornita al M5S, avrebbe fatto bene a suggerire il nome dell’ormai presidente Mattarella a qualche parlamentare a lui vicino. Io l'ho fatto. In tal modo gli iscritti al movimento avrebbero potuto decidere tenendo conto anche del nome scelto dalle altre forze politiche. Parlare dopo è inutile».

E in un intervento apparso sulla testata telematica Nextquotidiano incalza: «Avevo proposto di inserire Sergio Mattarella nella griglia del M5S, per farlo valutare agli iscritti al movimento, ma si è preferito piuttosto accogliere i nomi suggeriti da Civati e da altri esponenti del Pd. Che senso ha ora elogiarlo sul blog definendolo ‘rispettabilissimo e per certi versi migliore anche di Prodi’ e non averlo inserito nella griglia? Includendo Sergio Mattarella nella griglia avremmo raggiunto un duplice obiettivo: conoscere, con un dato oggettivo, il gradimento di Mattarella fra i militanti e assegnare al M5S un ruolo chiave nella partita per il Quirinale, essendo la seconda forza politica del paese. Il post sul blog di Grillo in cui si parla di “discreta vittoria” e di un M5S che avrebbe “stanato Renzi” rischia di esporci al ridicolo».

Dure, dunque, le riflessioni del parlamentare che conclude: «Ringraziamo Giannuli per le sue opinioni ma il M5S è altra cosa. Lasciate perdere la “tattica” politica ed occupiamoci del prossimo impegno con coscienza ed onestà».