Elezioni politiche 2018. Ecco il manifesto di "Città democratica" per un’Italia "Accogliente e Giusta"

Che non respinge e non rispedisce chi bussa alle sue porte, ma sa anche organizzare l’accoglienza

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Dall'Associazione politico – culturale “Città Democratica” riceviamo e pubblichiamo. Manifesto per le elezioni del 4 marzo 2018 Per un’Italia Accogliente e Giusta. Che non respinge e non rispedisce chi bussa alle sue porte. Ma sa anche organizzare l’accoglienza, calibrandola sulle proprie effettive capacità, senza esasperare le criticità locali. Che sa affratellare i poveri e non portarli a sbranarsi per un tozzo di pane. Per un’Italia Ecologica. Consapevole che le proprie ricchezze sono innanzitutto quelle della Natura e come tali vanno tutelate e preservate dalle razzie del falso progresso. Per un’Italia che investe nella Cultura, nelle Arti, nello Spettacolo, nel Turismo Sostenibile, nella Ricerca e nella Scienza. Per un’Italia europea. Fonte d’ispirazione per una nuova politica comunitaria. Per l’Europa dei Popoli, casa comune del comune sentire dei cittadini del vecchio continente. Su questi temi ci piacerebbe si impegnassero, ove eletti, i candidati alle prossime elezioni politiche. La posta in palio è davvero considerevole. Si tratta di portare l’Italia definitivamente fuori da una crisi che l’ha impoverita economicamente e culturalmente. Che l’ha screditata agli occhi del mondo, risucchiandola negli antichi pregiudizi di folklore. Si tratta anche di superare la fase ideologica, incapace di dare risposte ai problemi sistemici del mondo globale, che impongono nuove sensibilità e perfino nuovi linguaggi. Dobbiamo riconoscerlo. Questa legge elettorale, con i collegi uninominali, aveva promesso maggiore coinvolgimento dei territori. Invece così non è stato. E la scarsa partecipazione alle urne a questo punto sarebbe l’inevitabile reazione ad un certo modo di pensare e fare la politica. I dirigenti di partiti e movimenti si sono aggrappati alle poltrone! Le hanno minuziosamente bilanciate, spartite. Tatticismi e cautele, anziché visione e coraggio hanno prevalso. Che fare? Non si può rinunciare a prendere una posizione. A fronte di una situazione nazionale complessa l’approccio ai molti problemi irrisolti non può essere superficiale e sbrigativo oppure rinunciatario e disfattista. Ma nemmeno reazionario e nostalgico o impermeabile al cambiamento. Abbiamo apprezzato l’azione di governo del Partito Democratico nel tentare di perseguire una politica concreta, in grado di toccare tanti dei punti sensibili del vivere quotidiano, ai quali ha cercato di dare una risposta, aperta certamente a successivi miglioramenti e modifiche, a maggiori cure e attenzione. E se riconosciamo che una stagione di riforme si è avviata, nello stesso tempo siamo fortemente consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare. La sfida sarà coniugare visione positiva del futuro e utilizzo sostenibile delle risorse disponibili. Per questi motivi Città Democratica ritiene che alle prossime elezioni politiche vada sostenuto il Partito Democratico. Non possiamo negare il suo ruolo storico di partito di riferimento della sinistra e - pur nel suo frastagliato percorso – ancora di presidio di democrazia in Italia, capace di resistere e controbilanciare il rischio di derive populiste e rigurgiti fascisti. Ci sembra che esso possa offrire ancora una garanzia nella trasmissione dei valori storici della sinistra alle nuove generazioni, strumento per una politica proiettata verso il futuro. È certo che il partito ha ora più che mai bisogno di rinnovarsi, senza cedere a dannosi trasformismi; di assimilare il contributo proveniente dai territori, dalla società civile, per fare di più e meglio per un’Italia orfana di Politica. Ai candidati del PD al nostro collegio chiediamo di assumersi in pieno la responsabilità di rappresentare il nostro territorio, bisognoso di impegno a più livelli istituzionali. Al loro indirizzo leviamo un monito a non trattare Bitonto come terra di conquista, ad aiutarla a superare individualismi e contese interne per tornare ad esprimere una classe dirigente competente e autenticamente democratica.