I 160 miioni di euro del Psr a rischio. Damascelli: "Disastro del governo Emiliano"

“Siamo sempre più preoccupati per le sorti della nostra agricoltura e di come sono stati gestiti i fondi del Piano di Sviluppo Rurale"

Stampa l'articolo

“La pessima gestione del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 è uno dei più grandi disastri del Governo Emiliano, che rischia di mandare in fumo ben 160 milioni di euro destinati dall’Europa alla Puglia. Una responsabilità tutta politica, di cui il governatore-assessore all’Agricoltura, Michele Emiliano, dovrà rendere conto non solo a tutti coloro che avevano fatto affidamento sui fondi del PSR, ma anche all’intera comunità pugliese che patirà le conseguenze di questa mancata opportunità di sviluppo economico”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“Siamo sempre più preoccupati – prosegue – per le sorti della nostra agricoltura, vittima della devastante incompetenza della Giunta regionale, che rischia di condannare la Puglia al disimpegno dei fondi non spesi entro dicembre 2019. Mancano solo due mesi e mezzo e la situazione è fortemente compromessa: una doccia gelata per agricoltori e aspiranti imprenditori agricoli, logorati dall’attesa di vedere finalmente finanziati progetti per i quali hanno già investito capitali, tempo e risorse. Chi li risarcirà di questo danno che è morale, oltre che materiale? Con quale coraggio Emiliano, ormai in piena campagna elettorale per le prossime regionali, chiederà fiducia agli agricoltori dopo averli messi in ginocchio? Come riuscirà a giustificare la vergognosa incapacità di spesa dell’80% dei fondi europei del PSR?”
“La mala gestio del Piano di Sviluppo Rurale è il colpo di grazia per la nostra agricoltura, già duramente provata da calamità atmosferiche e fitosanitarie. A farne le spese sarà l’intera economia pugliese, che grazie a progetti di sviluppo rurale avrebbe avuto un’importante occasione di ripresa economica, occupazione e sostenibilità ambientale. L’ennesima opportunità sprecata per colpa di un Governo regionale pasticcione e inconcludente”, chiosa Damascelli.