Il sindaco Abbaticchio riassume il primo anno del suo quinquennio

Lungo il resoconto del primo cittadino, intervistato dal giornalista Mauro Denigris

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Proprio in questi giorni l’amministrazione Abbaticchio ha compiuto un anno dal suo insediamento. Un anno da quando, dopo aver sconfitto la coalizione guidata da Paolo Intini, ha occupato Palazzo Gentile. Cosa è successo da allora? Cosa è cambiato?

Se ne è discusso ieri sera, al Teatro Traetta, in “Michele Abbaticchio, un anno dopo”, incontro organizzato da BitontoTv, con la collaborazione del direttore di Antenna Sud, Mauro Denigris, che ha ripercorso i fatti salienti dei primi dodici mesi di governo cittadino.

Prima tappa della lunga intervista man show non poteva che essere la nuova luce data al centro storico, grazie all’apertura di nuovi locali e a tanti ragazzi che qui trascorrono le proprie serate. “Questo è il segno più evidente del cambiamento che ha avuto la città” ha commentato il sindaco, attribuendo il merito non solo della politica, ma anche a “giovani e abili imprenditori che hanno voluto investire in città, interfacciandosi con le istituzioni e aprendo nuove attività commerciali”. “Merito è anche delle modalità con cui abbiamo affrontato la campagna elettorale, in cui abbiamo fortemente incentivato i momenti di aggregazione” ha continuato il primo cittadino.

Tappa obbligata del resoconto è stata la questione della sicurezza. “I cittadini spesso identificano nel sindaco anche il prefetto ed il questore, attribuendogli poteri che in realtà non ha. Nonostante tutto azioni concrete sono state fatte” ha sottolineato il sindaco, ricordando l’allontanamento dell’enorme rottweiler che qualche mese fa impediva l’utilizzo di Piazza Unità d’Italia per proteggere un deposito di droga e armi nei paraggi.

D’obbligo è stato ripercorrere i tristi eventi che hanno portato alle dimissioni di Vincenzo Turturro, ex dirigente all’ufficio tecnico: “Sin da subito ci siamo costituiti parte civile non solo per la vicenda Turtrurro, ma anche per le numerose rapine che hanno colpito la città in questi mesi”.
Immancabile la riflessione sulle recenti vicende relative alla comunità rom: “E’ un problema non circoscritto al territorio di Bitonto e va affrontato con tutti i paesi interessati. Ci siamo attivati per dare un’assistenza dignitosa alla comunità, anche attraverso progetti sociali”.
La questione della sicurezza ha fornito l’occasione di discutere anche di agricoltura, settore spesso vittima della criminalità, e di fare un accenno al progetto dell’Accademia dell’Olio, che dovrebbe sorgere nella zona PIP.
Sul futuro dell’A.S.V. il sindaco ha assicurato che i lavoratori saranno tutelati grazie alle opportunità offerte dall’Aro, ma “stiamo attraversando un periodo di cambiamenti in tema di trattamento dei rifiuti. L’azienda deve essere concepita in modo diverso”.

Non poteva non mancare il quesito sulla cultura, campo che, con la nuova amministrazione, ha avuto un notevole cambio di rotta con il ritorno della collaborazione tra il Teatro Traetta  e il Teatro Pubblico Pugliese, interrotta nel 2010 dalla giunta Valla. Un cambio di rotta che, secondo l’intervistato rappresenta la volontà della città di “essere importante nel circuito culturale pugliese”. “Il teatro è stato in questi mesi anche luogo di diverse iniziative a carattere sociale” ha evidenziato Abbaticchio.

Altri progetto in lista per l’amministrazione è il Parco delle Artiche permetterà l’apertura in contemporanea di diverso contenitori culturali, riuniti sotto un’unica gestione, e favorirà l’impiego di giovani laureati. Inoltre, incrementerà l’attrattività del nostro patrimonio artistico-culturale”.
Per la scuola e il teatro abbiamo fatto tanto, ma permangono dei punti critici, come il settore edilizio – ha continuato – Settore fermo non solo per la carenza di personale negli uffici, ma anche perché in passato si sono investite tutte le risorse nella zona 167, ignorando il fatto che edilizia non è solo costruire nuovi palazzi, ma anche restaurare quel che già c’è”.
Ma nonostante il fermo dell’edilizia quest’anno sarà per Bitonto l’anno dei cantieri. Diversi, infatti, saranno i cantieri che vedranno la luce o che l’hanno già vista: il parco per gli animali domestici, il recupero di Porta La Maya e dei giardini prensili e il rifacimento di alcune strade a causa di alcuni lavori dell’Acquedotto Pugliese. “Inoltre in programma c’è alche il recupero della Contessa, la cittadella dello sport e i lavori agli impianti di illuminazione – ha continuato l’ex dirigente comunale – Tutto ciò comporterà dei disagi. Sarà difficile gestire tanti cantieri, ma servirà a creare una città a misura d’uomo”.

Importanti i risultati raggiunti, per il sindaco, anche nelle frazioni con “la ristrutturazione della Palestra dell’Istituto di Palombaio e di "Villa Jannuzzi”.
Importanti risultatati raggiunti grazie ad una “coalizione onesta, che guarda alle cose da fare e non a quelle fatte”. “Ci siamo impegnati su tutti i fronti: reperimento di fondi comunitari, mobilità sostenibile scuola e tanto altro, ma molte altre cose sono da migliorare. Ma prima è necessario rimettere in moto la funzionalità degli uffici” ha concluso l’intervistato.